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lunedì 26 dicembre 2011

IL MIO PRIMO NATALE..

Cosa sia stata tutta l'agitazione di questi giorni non so dire bene.
Lo chiamano "Natale". Io so che un bel giorno in casa è comparso un albero con un sacco di lucine e palle colorate e nastri dorati... E' bellissimo da guardare quando sono tranquilla dopo aver poppato.
Comunque la giornata è cominciata come tutte le altre.
Mi sono svegliata attaccata a mamma, che poi mi ha avvicinato a papà per potersi rigirare un po' nel letto. Sono stata cambiata e poi mamma mi ha messo un bellissimo vestitino a scacchi rossi con una calzamaglia bianca. Devo ammettere che è meno comodo delle mie solite tutine, ma mi sentivo proprio carina. Poi è successo qualcos'altro di strano: mamma e papà si sono fatti belli tutti e due, mamma si è addirittura messa del colore in faccia che le faceva sembrare gli occhi più grandi. Di solito il mattino ce la prendiamo più calma ma, come dicevo, si sentiva che c'era qualcosa di particolare nell'aria!
Ad un certo punto, ecco suonare il citofono: sono arrivati i nonni e la zia C! Come mai? non vengono mai di mattina e soprattutto tutti e tre assieme!
E sono pieni di sacchetti: la nonna ha cominciato a coprire il tavolo con pacchetti colorati di tutte le forme. Mamma ha fatto il the per tutti e ha cominciato ad aprire i pacchetti e quasi tutti erano vestitini o giocattoli per me! Che bello!
Dopo aver aperto tanti tanti pacchetti i nonni e la zia sono andati via e noi siamo partiti per andare da un'altra zia.
Io avevo tanto sonno e non ho sentito quando siamo arrivati, ma mi sono svegliata con tutti attorno a me.
Mamma mi ha dato tanto da mangiare e mi sa che ho fatto mangiare poco lei, ma quando la fame chiama è difficile trattenersi!
La zia era così contenta di potermi tenere un po' in braccio e di potermi cullare: io ammetto di essere un po' capricciosa perchè ogni volta che si fermava un secondo cominciavo a piangere. Anche la nonna mi ha tenuta in braccio però per poco perchè poi avevo veramente bisogno di essere cambiata.
Quando siamo tornati a casa ero così stanca che non sono riuscita a prendere sonno finchè mamma e papà mi hanno fatto il bagnetto, che mi ha un po' rilassata.
Non sono nemmeno andata a salutare gli altri zii, che mi aspettavano, perchè un'intera giornata in giro per me è ancora troppo. Insomma, Natale per me è stato stare con i parenti e avere tante tante coccole, anche se quelle che mi piacciono di più sono sempre quelle di mamma e papà.
Buone Feste a tutti i bambini come me!

mercoledì 21 dicembre 2011

PROGRESSI (E REGRESSI) QUOTIDIANI

Una delle tante cose meravigliose dell'avere un neonato in casa è la sorpresa quotidiana di quello che farà di nuovo quel giorno.
Ieri Violante ha cominciato a fare le linguacce
Oggi ha dato nella sua prima, brevissima, risata
Posso solo immaginare nella mia più sfrenata fantasia cosa farà domani.
Sento che, così come lei progredisce, io regredisco. Il mio linguaggio si impoverisce, arricchendosi di aaaa e ooo allungate, i miei profumi sono sostituiti da sentore di latte, il massimo divertimento a livello quotidiano è quello di andare su un sito dedicato ai bambini per vedere, cartolina alla mano, se posso aver vinto una fornitura annuale di pannolini!

Ricordo un aperitivo con S. Il suo bambino avrà avuto 7/8 mesi e l'aveva portato con lei, io ero incinta di tre o quattro mesi, e con noi due c'erano altri due ex compagni di liceo (uno dei quali attualmente "incinto", con buona pace del decremento delle nascite - visto che anche S. attende nuovamente!). Dopo qualche minuto di conversazione lei si incastra e si scusa con noi perchè l'unico interlocutore quotidiano che aveva era suo figlio e aveva perso l'abitudine di parlare con adulti e come un'adulta.
E' così, e quando non si parla CON i nostri Nani si parla comunque di LORO. Di quanto sono cresciuti, dei versetti che fanno, di quanto dormono- SE dormono - di quanto mangiano, di quanto piangono e di come fare a farli smettere...
Ammettiamolo: l'universo di noi mamme ha i confini dalla sua culla al suo fasciatoio, dal suo rigurgito al suo vestitino nuovo, dal verso nuovo alla manina che si stringe attorno al nostro dito. E ci va benissimo così per la stragrande maggioranza del tempo.
La mia Nana è la mia versione purificata fusa con la versione purificata di G. Non c'è nulla di sbagliato in lei, può diventare qualunque tipo di persona, potrà seguire qualsiasi inclinazione, può essere dotata di qualsiasi talento. Speriamo solo di avere l'abilità e la fortuna di vedere questi talenti, di rispettare le sue inclinazioni e di non caricarla dei nostri sbagli.

PS: G. è appena tornato vittorioso (per pochissimo, Violante ha già ricominciato a chiamare dal lettino) dalla camera da letto, annunciando di aver trovato una nuova tattica per farla dormire, per non farla piangere mentre la si mette giù: rimbambirla di parole e portarla un po' in giro già in posizione sdraiata in modo che non possa registrare il cambio di posizione. Ma, mi ha detto, sveglia com'è domani questa tattica sarà già vecchia: è come un antivirus che, uscito sul mercato, è già vecchio rispetto ai virus diffusi dagli hacker!!

martedì 20 dicembre 2011

EASY: PARTE SECONDA.

Mia figlia non ne vuole sapere. Questo è.
Oggi ho passato un'ora china sulla culla a parlarle, rassicurarla, cantarle una nenia... ma niente! La Nana gareggiava con le sirene di una camionetta dei vigili del fuoco. La prendevo in braccio, smetteva. La posavo nel lettino, urlava.
E in braccio mi guardava con questi occhietti che diventavano sempre più rossi e pesti per via delle lacrime e della stanchezza... Ha ceduto alla fine, ma avrebbe ceduto un troll!
Due ore di pace seguite da un intero pomeriggio di microsonnellini da 5 massimo 10 minuti, intervallati da micropoppate in cui si riaddormentava, con buona pace dell'abitudine ad addormentarsi nel lettino!
E' dura ragazzi!

domenica 18 dicembre 2011

EASY? MICA TANTO!

Ok, non sono mai stata una che cercava risposte nei manuali. Avete presente "Sii la tua fortuna" - "Il sesso in sei mosse" - "Come svolgere il colloquio di lavoro perfetto" (i titoli li ho inventati ora di sana pianta. Chiedo scusa se per puro caso corrispondono a qualche reale manuale)?
Dopo quasi cinque settimane di convivenza con la Nana Scatenata però, sono disposta anche a provare questa strada. Non perchè Violante faccia qualcosa di poi così strano, l'unica cosa che sta diventando un cruccio è che si addormenta solo in braccio, quando non proprio attaccata al seno, e se si prova a lasciarla nel lettino dopo cinque minuti ci troviamo di fronte a un pianto forsennato.
Di questo passo, non riusciremo a riavere il lettone tutto per noi nemmeno fra un anno, per non parlare del fatto che non si riesce a mangiare, a rifare il letto, a fare proprio niente. Questo stesso pezzo ho dovuto scriverlo in molte tranche, alcune delle quali con la bimba al collo. Insomma, da qualche parte bisogna cominciare a rompere questo circolo vizioso. Ed ecco che allora, visitando la libreria del mio amico Edoardo (non perchè è amico mio ma è proprio bella ed accogliente e fornitissima su rimedi naturali, religioni, puericultura, esoterismo etc etc. Fateci un giro! http://www.arethusasnc.com/comunicato.asp?IDComunicato=253) incappo in un titolo piuttosto noto che G aveva trovato in internet qualche giorno fa: "Il linguaggio segreto dei neonati" e mi dico "vabbhè, proviamo".
Sono appena all'inizio del libro ma ho capito che si basa essenzialmente sul metodo EASY - il quale prevede la rotazione regolare e ordinata fra i bisogni del neonato creando una routine che è rassicurante per lui (e per i genitori) perchè divide la giornata in momenti prevedibili che il neonato riconosce presto.
L'acronimo sta per:
  • E-Eating. Il nutrimento è bisogno primario del neonato ed impiega dai 25 ai 40 minuti ogni due ore e mezza/ tre ore.
  • A-Activity. Come attività, si intende il tempo del cambio, il tempo sul fasciatoio, nella vaschetta da bagno, nel lettino sveglio a far versetti o sulla sdraietta a guardarsi attorno. 45 minuti compresi il cambio di pannolini e di vestitini e, una volta al giorno, il bagnetto
  • S-Sleep. Tutti i bambini hanno bisogno di addormentarsi da soli e nel loro lettino. 15 minuti per addormentarsi e pisolini di mezz'ora - un'ora con tendenza all'allungamento dei periodi
  • Y-You. E' il tempo per noi, da "rubare" quando il neonato dorme, dedicato al riposo, alla rigenerazione e alle incombenze. In particolare, nelle prime sei settimane dopo il parto, la madre ha bisogno di tempo per riprendersi dalla gravidanza e dal parto. Se si trascura questo bisogno fondamentale, lo si paga più avanti.
Ecco. Questo è il metodo EASY. E' così facile, easy, per l'appunto, da leggere. E allora proviamo? Proviamo!. Allattiamo, e su questo punto la Nana non ha alcuna difficoltà. La sveglio quando chiude gli occhi e la tengo sveglia per mezz'ora abbondante dopo nella speranza che si stanchi.. la porto nel lettino, ciuccio alla mano, luce soffusa, una fiaba improvvisata che prevede una Violante nei panni di una Biancaneve che però trova la casetta dei sette nani che sono sette bambini che si nutrono di arrosto al marzapane, alimento che hanno a disposizione in abbondanza perchè è di quello che è fatta la casetta... lei ascolta... sembra la strada giusta e sono motivata a non mollare.
Poi, senza motivo (almeno per quel che ne capisco io) e a metà fiaba, comincia il pianto forte, furibondo, con le lacrime che Violante produce in abbondanza dal primo giorno di vita (è una rarità dicono. E' straziante, dico io). Ma me lo aspettavo e sono armata di buona volontà. E dai e dai socchiude addirittura gli occhi dandomi l'illusione di essere in dirittura d'arrivo; ma, senza preavviso, spalanca gli occhi e da allora non c'è più pace.
Non dorme, non ne ha intenzione, piange e io con lei, finchè faccio intervenire G perchè mi sento molto fragile. Da allora il ciclo Easy va a farsi benedire, la bimba gioca sulla sdraietta, poi l'allatto, ma poco, poi decidiamo di farle il bagnetto e allora lei, dispettosamente, si addormenta e rimane nel lettino per una mezz'ora.
Che dire: Violante 1 mamma 0. Ma mamma ha tempo, volontà e pazienza. La mia Nana, che lo voglia o no, dormirà presto nel suo lettino.

venerdì 16 dicembre 2011

IO, MAMMA CATTIVISSIMA

Ebbene si, appartengo alla vasta schiera delle lettrici di Vanity Fair: la cosa simpatica è che il "vizio" di presentarmi ogni mercoledì in edicola ad acquistare l'unica rivista femminile che mi abbia mai conquistata è colpa di un uomo, il mio compagno.
Così adesso lui può fare come molti uomini, che la leggono "solo perchè gira in casa", e possibilmente di nascosto.
Ma sto divagando.
Da qualche settimana, nella rubrica di "aiuto psicologico" c'è una diatriba in corso sulle mamme cattivissime che cercano l'aiuto di madri o di nonne o di baby sitter per compiere il più grave dei delitti: dedicarsi un po' a se stesse.
Che non significa dimenticare l'amato bene, ma magari andare in piscina due ore a settimana o, peggio che andar di notte, dal parrucchiere una volta al mese. Ho sempre sostenuto che le peggiori nemiche delle donne siano proprio le donne, e a leggere quanto pubblicato su questa pagina che proprio ora ho sotto gli occhi mi viene da pensare di avere ragione. C'è chi sostiene che "i figli crescono in un lampo; il tempo per lo shopping, per il lavoro ci sarà sempre", chi si sente in colpa per aver accettato un lavoro non vicinissimo a casa, chi si fa carico anche delle colpe di un matrimonio fallito come se dipendesse unicamente da ella stessa. Io ho una nanetta meravigliosa da esattamente un mese: è stupefacente, è tenera, è ogni giorno sempre più parte di me e di suo padre, è una sorpresa continua.
Ma è inutile negarlo: è un vampiro di energie! Quando passa la notte attaccata al mio fianco nella speranza di poter raggiungere sempre il capezzolo, mi riempie l'anima. Quando però la luce del giorno penetra in camera non ho nessuna remora a farla avvicinare a G., a girare le spalle e a godermi un'oretta di sonno FISICAMENTE DA SOLA!
La verità a cui nessuno ti prepara è che passi dall'essere indipendente, con la tua macchina, le tue scarpe, anche quando hai la pancia grande come un pallone da basket, ad essere totalmente dipendente. Non è vero che i figli sono nostri, siamo noi, i genitori, ad essere di loro proprietà!
Sono innamorata alla follia di mia figlia, ma so già che, per i primi suoi tempi dovrò giustificare ogni ritaglio di tempo non dedicato a lei, che sarà giustificato se la lascio per fare la spesa, per esempio, ma che andrò incontro a critiche se per caso vorrò iscrivermi a un corso di danza, se mi tirerò il latte per il piacere di bermi un buon bicchiere di vino rosso (non ricordo nemmeno più che sapore abbia) magari seguito da una vodka e mezza sigaretta in modo che il latte che berrà dal mio seno sia sufficientemente depurato.
Per non parlare del lavoro, delle uscite con le amiche, di un buon cinema serale. Fa tutto parte di quel mondo che ora ho messo da parte e dimenticato ma che tornerà a farsi vivo, e credo anche presto. Già ora, già oggi ho detto a G "guarda che se non esco rischio di impazzire"... perchè è così.. la casa diventa una prigione nella quale ti riduci a trascinarti in ciabatte fino a quando, la sera, crolli dal sonno ad orari in cui nemmeno i bambini di prima elementare sbadigliano! Sono una mamma cattivissima, voglio esserlo! Voglio essere una madre presente, ma che si ricorda di essere anche una persona, una donna, che mette i tacchi, che si trucca, che si concede un aperitivo. E questo, forse, anche e proprio per il bene di mia figlia, che non vorrò mai accusare, nemmeno nell'intimo inconfessabile, di avermi privato della libertà e dell'individualità.

IL MIO PRIMO COMPLEMESE!

Mannaggia come passa il tempo... è già un mese che ho fatto cucù!! E hanno un bel dire che i neonati piangono dormono mangiano e fanno pupù... Ho fatto un sacco di altre cose!!
In questo mese ho perso il moncherino del mio ombelico ed è stata una liberazione! Intanto vuol dire non dover più portare la rete elastica dalla vita fino alle spalle, poi non dover più subire ogni mattina la disinfezione, ma, soprattutto, che si può fare il bagnetto!!
Finalmente! Un bel bagnetto caldo con il pesce rosa che misura la temperatura e la spugnetta morbida che mi passa mamma su tutto il corpo e l'asciugamano messo a riscaldare sul calorifero!!
Ci divertiamo tutti un sacco quando c'è da fare il bagnetto; solo le due zie ancora non hanno partecipato!
Sono stata visitata tantissime volte: dall'ostetrica, dall'infermiera pediatrica, dalla pediatra e tutti a dirmi la stessa cosa: "ma quanti capelli che ha questa bimba!!". Sono cappellona dalla nascita anche se secondo me adesso sono un po' più chiari che quando sono nata. In questo mese sono anche cresciuta molto: adesso peso 3 chili 750 gr. E' perchè il latte della mia mamma è buonissimo e allora mi piace mangiarne molto! Ci sono giorni in cui nemmeno io so cos'ho, però riesco a dormire molto poco anche quando mi sento stanchissima: ho fatto togliere a mamma il culletto, che proprio non mi piaceva.
Mamma è stata così tanto contenta una delle pochissime volte in cui ho dormito nel culletto che mi ha anche fatto una foto! Preferisco dormire sul materasso vero del lettino e solo di giorno: di notte voglio stare solo in mezzo a mamma e papà.
Ieri per la prima volta sono anche uscita sola con mamma per molte ore: mi ha portato in giro e quando ho avuto bisogno di un cambio e di un po' di pappa mi ha fatto scoprire i baby-pit-stop! Come quelli di Formula 1, solo che imvece di andare veloci veloci ci si può fermare tutto il tempo che serve! E' una cosa geniale secondo me! http://www.babypitstop.it/
Anzi, se avete un negozio diventate anche voi un baby-pit-stop, che non è bello non sapere dove fare la pappa se si è in giro e fa tanto freddo! Che vi costa? Siamo piccoli, carini, e al limite vi lasciamo come ricordino un pannolino da buttare: che sarà mai?

lunedì 5 dicembre 2011

LA STANCHEZZA, QUELLA VERA

Non puoi sapere fino in fondo cosa sia la stanchezza, quella estrema e vera, se non sei donna e non hai un figlio neonato. O meglio, io di sicuro prima di Violante non la conoscevo. Conoscevo la stanchezza da privazione di sonno, ma perchè me l'ero voluta io, per notti brave, per sfacchinate di studio all'ultimo momento o per isolati casi di insonnia, e comunque il giorno successivo si poteva recuperare.

Invece ora la stanchezza è semplicemente una compagna di viaggio, assieme al mal di testa che si manifesta attorno alle sei di sera e che sparirebbe con una buona dormita.
La notte passa fra poppate, cambi e saltuari pisolini e lo stesso dicasi di giorno, ma senza pisolini e con invece le faccende di casa da sbrigare, anche se sono molto aiutata in questo periodo.
Il guaio è che negli ultimi giorni Violante non vuole essere lasciata nella carrozzina, tantomeno nel lettino, a meno che non sia totalmente vinta dalla stanchezza e dal sonno.
Così alla stanchezza da poco sonno si aggiungono tensioni al collo e alle spalle (e sia benedetto il cuscino da allattamento!), male alle braccia e alla schiena, per non parlare della privazione delle energie quando la piccola decide di non fare una poppata, ma 7/8 piccoli spuntini che nè la saziano nè la sfiancano.

G. condivide la stanchezza con me e si dà da fare tutto il giorno anche lui. Però (ed è giusto così), di tanto in tanto può uscire, prendere un po' d'aria, vedere gli amici, e la notte dorme in maniera più continua.
Dicono che fisicamente dopo i primi 40 giorni si migliori, che i bimbi comincino a dilazionare le poppate, anche se di poco, e a regolarizzare i ritmi di sonno-veglia!
Probabilmente passerò per una madre degenere come minimo... la verità è che adoro quel frugoletto (che oggi, abbiamo verificato, ha preso quasi sei etti in nemmeno tre settimane di vita!), mi commuove, è parte di me, mi diverto con lei, mi intenerisce. La amo alla follia.
Ma, ragazzi, mi sfianca totalmente!
C'è un trucco però: basta metterla sul fasciatoio o prenderla in braccio in un momento in cui è tranquilla, e aspettare un versetto, un sorriso, un minimo di interazione che comincia ad esserci e la stanchezza scivola via. Scompare miracolosamente e per un po' non me la sento più addosso, sostituita da allegria e tenerezza.
E, accidenti, siamo solo all'inizio!

01 - 12 - 2011

Questa mattina presto, verso le 6, Violante mi ha fatto un magnifico regalo: dopo essersi addormentata poco dopo mezzanotte, ha fatto tirata unica. Vengo svegliata da un rumore di suzione molto forte; nella penombra vedo gli occhi spalancati della mia piccola (ebbene si, sono una di quelle madri che tiene - almeno in questo primo periodo - la figlia a dormire nel lettone!) che mi guardano mentre si succhia, e forte, il pollice.

Sono intenerita ed inorgoglita allo stesso tempo. Per quanto fosse presto, infatti, mi sono ricordata di un'informazione passata in uno dei due incontri sull'allattamento fatti nel mio consultorio di zona (che ha ricevuto il titolo di "consultorio amico del bambino" proprio grazie ai corsi sull'allattamento) nelle ultime settimane di gravidanza: il dito in bocca è un sostitutivo del capezzolo nella sua funzione consolatoria. E' un progresso perchè manifesta un primo grado di indipendenza!

Oggi è stato anche il giorno dell'incontro con la pediatra che ci ha assegnato la ASL: la dottoressa P. L'assegnazione è stata fatta completamente "al buio" - tranne che per la vicinanza a casa - e quindi valutavamo già l'idea di cercare un pediatra privato.
Invece devo dire che ci ha molto favorevolmente colpito, con i suoi modi di fare con Violante, con le informazioni passate a proposito di come gestire questa "nuova presenza" in casa. Alcuni consigli, effettivamente, facevano capo semplicemente al buon senso (come, per esempio, di evitare i luoghi affollati perchè in questo periodo il suo sistema immunitario non è ancora formato completamente, oltre al fatto che cominciano a circolare i primi virus invernali), altri (come il modo più corretto per medicare il moncone di cordone ombelicale che a tuttoggi non è ancora caduto - medicando a fondo con alcool etilico, ricoprendo poi con una garza asciutta che andrà cosparsa di arnica in polvere) di cui faremo tesoro.

Tutto sommato, non è detto che a questo punto ci cercheremo una pediatra privata!

BASTA METTERLO IN PADELLA: POLLO AL CURRY E YOGHURT

Il tempo si sta rivelando il bene più prezioso e più raro in questo periodo. E, fra le incombenze, rinane comunque l'esigenza di mangiare e, se possibile bene.
Quindi, mi sono inventata (o almeno, io non l'ho presa da nessun ricettario) l'ennesima ricetta facile facile ma molto gustosa.

Ingredienti per due:
1 pollo (meglio se ruspante) tangliato a pezzi - 1 vasetto di yoghurt bianco magro - curry - aglio - olio - sale - pepe.

Preparazione:
far soffriggere in poco olio (il pollo rilascerà il suo grasso) due spicchi d'aglio. Far rosolare il pollo da entrambi i lati.
Spolverare generosamente ambo i lati con il curry. Quando il curry si sarà fissato alla pelle, aggiungere un vasetto di yoghurt, mescolare, salare ed abbassare il fuoco. Coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco lento per circa 35 minuti, rigirando di tanto in tanto il pollo senza bucarlo (meglio usare una pinza o un cucchiaio piuttosto che una forchetta).
La carne risulterà così morbida e saporita, da servire molto calda.
Ottimo piatto accompagnato con patate, piselli o una semplice insalata.