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venerdì 31 agosto 2012

Violante batte mamma.. ancora!

A leggere uno qualsiasi dei manuali o delle riviste su "come si fa" il genitore, si consiglia di creare una routine della nanna. Una routine che di solito comprende il bagnetto, coccole e poi messa a letto con una storia.
Io stessa ricordo come una delle cose più dolci della mia infanzia mio padre che mi accompagna a letto e mi legge una fiaba o, quando sono stata in grado di ascoltare qualcosa di più complesso, il capitolo di un libro.
Il mio preferito era Pinocchio e, onestamente, non so quante volte mio padre sia stato costretto a leggermelo!
Così ieri sera, dopo una giornata intensa della piccola, che ha incluso i quotidiani tentativi, che riescono sempre meglio, di tirarsi in piedi, decido che è ora di cominciare a portarla a letto con una fiaba e non di farla addormentare addosso a suo papà o attaccata al mio seno.
Le resistenze sono immediate: appena la metto nel lettino piange ma più come un lamento... io continuo imperterrita a leggere, con la voce il più dolce possibile. Dopo pochissimo Violante si calma e io dentro di me esulto... Solo che "si calma" significa solo che smette di piangere. Comincia ad esplorare il lettino come non l'avesse mai visto: raggiunge la casetta con le apine, e poi l'angioletto vestito di verde appeso al fondo del letto. Trova la papera di pelouche, la copertina ripiegata sul fondo. Quando ha esplorato tutto, si siede sul materasso con i piedini fuori dalle sbarre e comincia a dondolarsi.
Scopre che può appoggiarsi alla sbarra del letto per tirarsi su, prova vocalizzi nuovi e vecchi, mi sorride, mi chiama, cerca di afferrare il libro.
Quantomeno è contenta e non piange.
Dopo una mezz'ora qualcuno che sbadiglia c'è: IO!
Morale: le ho letto "La Bella e la Bestia" e "La Bella Addormentata nel Bosco".
G. ci raggiunge in camera e così Violante è ancora più contenta: tutti riuniti in camera, ma lei è più sveglia che mai e ormai sono le undici di sera.
Cediamo. La cambiamo e G. se la prende in braccio e dopo pochissimo dorme beatamente tanto che la si può mettere nel lettino senza proteste.
Risultati raggiunti: il lettino ora è un amico e in effetti la mia voce che le legge le fiabe le piace. Risultato mancato: la nanna.
Ma stasera c'è il secondo round... proviamo con Cappuccetto Rosso!

lunedì 20 agosto 2012

UNA GOCCIA NEL MARE

Le "attività da spiaggia" sono sempre le solite... Spalmi la crema solare, fai il bagno, riposi sul lettino, leggi il giornale. Solo che quest'anno la crema la spalmavo ogni giorno prima a Violante, il bagnetto lo si faceva con lei, il riposo sul lettino era evidentemente quasi inesistente, il giornale lo compravo quasi ogni giorno ma non riuscivo quasi mai a leggerlo. Tranne ieri.
Ultimo giorno di spiaggia e Violante affidata ai nonni nelle ore più calde per godersi un po' di iodio in più da soli.
Rimango colpita da un articolo a cui penso quasi ininterrottamente. Parla di Celeste, una bimba affetta da atrofia muscolare, sottoposta a cure staminali grazie alla donazione del midollo della madre.
La bimba reagisce bene e a settembre lo staff medico annuncia ai genitori che la malattia ha smesso di progredire; piano piano migliora. Muove le gambe, le braccia, respira meglio, piange, sta nel passeggino, ride... Ma a maggio le cure vengono bloccate. I genitori non avevano infatti ottenuto il permesso preliminare del tribunale. Ecco allora che Celeste peggiora nuovamente... e domani un Giudice del Lavoro (io sono ignorante in materia ma non capisco il nesso!) deciderà se potrà riprendere le cure o meno.
La legge è legge. Ma come si può lasciare una bimba in balia della sua malattia che - non curata - la porterà alla morte quando i fatti testimoniano che con l'uso delle cellule di sua madre può migliorare? Come si può permettere che la burocrazia e l'economia (ci sono altre cure, poco efficaci ma molto care, al contrario di questa che non ha praticamente costi!) abbiano la meglio su una bimba di due anni?
Se fossi il genitore smuoverei mari e monti. Non lo sono.. ma sono UN genitore, e il minimo che possa fare è parlarne, sperando che altri ne parlino, e altri ancora ne parlino e si faccia tanto rumore da non consentire al giudice, domani, di trattare questo caso come qualcosa di ordinario di cui sbarazzarsi in fretta in una calda giornata...

Ecco il link se volete leggere più nel dettaglio la storia:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1056857/brescia-laifa-vieta-le-cure-con-le-staminali-bimba-di-due-anni-adesso-rischia-di-morire.shtml

lunedì 2 luglio 2012

SPAZIO CERCASI

Certo che organizzare un battesimo è un bel macello! Pur volendo fare le cose "semplici" bisogna innanzitutto cercare una data in cui presumibilmente tutti ci saranno: fatto!
Decidere se e come fare le bomboniere: abbiamo optato per le bomboniere solo per i padrini, mentre devolveremo una cifra ad un'associazione legata ai bambini invece che prendere l'ennesimo inutile soprammobile.
Decidere chi invitare
Decidere se prendere un fotografo od optare per la raccolta delle foto di tutti quelli che ci saranno (la seconda)
Fortunatamente si può fare la festa in Oratorio. No? No perchè ci saranno dei lavori di ristrutturazione. E allora parte la ricerca di uno spazio non lontano dalla Chiesa dove poterci organizzare. Ma a Milano è tutt'altro che semplice: c'è un pub vicino casa che per me e G. ha un significato profondo, ma non ha uno spazio all'aperto e forse non è proprio adatto. C'è un asilo che ha uno spazio meraviglioso, ma sarà probabilmente un po' caro e non proprio dietro l'angolo. E poi ci sarebbero un po' di ristoranti dove le cose diventerebbero gioco forza più formali, che è proprio quello che stiamo cercando di evitare.
Possibile che non ci siano delle sale libere da affittare per un giorno e poter liberamente allestire?
Se qualcuno dovesse esserne a conoscenza, per favore, fatemelo sapere-
Grazie!

sabato 30 giugno 2012

Forse sono razzista...

Uno dei vantaggi di vivere in una zona non proprio centralissima della città di Milano è essere circondati di supermercati e negozietti alimentari. E ognuno ha caratteristiche peculiari: chi ha il reparto pesce più fornito, chi quello per i bimbi, chi la frutta e la verdura e uno aperto in qualsiasi giorno della settimana per la spesa quotidiana lo trovi sempre.
Spesso, davanti alle porte d'entrata, si trovano questuanti di ogni tipo: storpi (veri e finti), padri di famiglia (veri e finti), zingare con l'immancabile pancia o bimbo. Posto che, a costo di passare per razzista, non ho una buona opinione degli zingari - non amo che girato l'angolo abbiano auto lussuose e cellulari dell'ultima generazione, non amo che siano "nomadi" ma stazionino mesi negli stessi posti, non amo che crescano con la cultura del furto, non amo l'uso che fanno dei bambini perchè sanno benissimo che non possono essere puniti - mi trovo la solita ragazza con sguardo supplichevole e arrogante insieme che sbandiera una ricetta medica e il suo bimbo - 6/7 anni -  si prodiga in una pianto che è insieme una cantilena e un urlo. Solo che quel particolare supermercato ha delle ampie vetrate e appena varco l'entrata la madre (o la sorella forse...) e il bambino si mettono a ridere e scherzare, facendo le boccacce a chi entra nel supermercato. Allora li ho osservati per un po'. Il bambino sta (fortunatamente) benissimo, ma a un tocco sul braccio urla, piange, si strazia.
E io mi arrabbio. Come si può obbligare un bimbo a rimanere su un marciapiede per ore con il caldo che ha fatto in questi giorni pretendendo di farlo passare per malato per indurre alla compassione da spicciolo? Come si può crescerlo dandogli come valore l'imbroglio e il dileggio? Come si può privarlo del suo diritto al gioco e alla trasparenza?
Siamo tutti mentitori, manipolatori, tendenti al vittimismo. Quantomeno, lo siamo stati tutti quanti almeno una volta. Ma come si può essere anche e soprattutto qualcos'altro se ci crescono senza valori, se ci capita di nascere dove il nostro valore come bambini sta solo, prima, nel potere di compassione e quindi di carità che scateniamo negli altri e poi nell'abilità nel borseggio e nel fatto che non possiamo essere puniti per questa abilità?
Come può una madre volere questo per suo figlio e rinnegare la responsabilità del volere il meglio per il proprio bambino?
Come può non desiderare che giochi con gli altri bimbi, che abbia uno sguardo non già disilluso ma sereno e felice e fiducioso nei confronti della vita?
Credo di dover togliere il forse: decisamente sono razzista. Decisamente non riesco a provare simpatia per un'etnia che non ha nessuna vergogna nel non volere nient'altro che furto e menzogna e ignoranza e odio per i propri figli e decisamente, ancora, trovo incomprensibile che una madre possa comportarsi così! Essere madre è prima di tutto essere responsabile in toto della vita di una persona che dipende completamente, prima, e sempre meno a mano a mano. Vuol dire fare ogni cosa nelle proprie possibilità perchè il proprio cucciolo possa essere felice. Vuol dire che quando hai fatto stronzate per tutta la vita, poi devi pensarci bene, molto bene, estremamente bene prima di farne un'altra se hai un figlio. Perchè non vivi più per te. Vivi per te e per lui, o lei.
E far fare l'elemosina a tuo figlio con 35 gradi quando in tasca hai uno smartphone FA SCHIFO!

giovedì 21 giugno 2012

L'Italia è in decremento demografico.
Ce lo dicono da anni e le notizie che ciclicamente riguardano una timida ripresa coinvolgono sempre l'aumento della natalità da genitori immigrati.
Sarà...
Ma quando ero incinta vedevo "panze" ovunque (certamente autosuggestione))...
Sarà..
Ma quando ho dovuto prenotare l'ecografia morfologica ho fatto decisamente fatica a trovare posto...
Sarà...
Ma quando Violante è nata, siamo rimaste parcheggiate nella zona parti per 24 ore perchè il reparto era pieno.
Sarà...
Ma nel campeggio e sulla spiaggia dove sono da qualche giorno sono l'unica donna ad avere una figlia sola. Ce n'è un'altra a dirla tutta, ma partorirà a agosto e quindi non la conterei. Per il resto molte, moltissime famiglie con tre, quattro, anche cinque figli, e per quello che ho potuto capire tutte italiane, quasi tutte marchigiane.
Che ci sia qualcosa di particolarmente fecondo nella pasta Campofilone? Può anche darsi. Mi sembra più probabile che gli anni di crisi abbiano portato a rivalutare gli affetti forti e a stringere le famiglie, quando possibile ad allargarle.
E' bellissimo veder scorazzare un sacco di bambini, ognuno coi suoi mezzi: chi caracolla coi primi passi, chi tira due calci al pallone, chi va in bici. E tutti urlano, mia figlia in testa con la sua voce acuta oltre gli ultrasuoni!
L'Italia è da anni un Paese per vecchi: stando qui al mare mi sembra di vedere come possa tornare ad essere un Paese per bambini, come quando sono nata io, negli anni Settanta, nell'ultimo boom demografico che questa terra tormentata abbia conosciuto.
Tutto questo per dire che ho voglia di un secondo figlio? Ehi ehi, andiamoci piano! Tempo al tempo... Dopotutto, con i loro 3 e più figli a testa, le famiglie di questo campeggio fanno media anche per me!

martedì 19 giugno 2012

LE 23 COSE CHE UN GENITORE DEVE SAPERE...


L'ennesimo link su facebook. Che però questa volta leggo e che, al di là di qualche luogo comune, un paio di risate me le fa fare... perchè è proprio vero che i nostri cuccioli ci trasformano la vita al punto da non parlare di (quasi) null'altro almeno per il primo anno d'età.

Per chi vuole leggersi tutti e 23 i punti ecco il link: http://www.huffingtonpost.com/melissa-sher/new-parents_b_1586285.html?ncid=edlinkusaolp00000009... io mi limiterò a commentare quelli che ritengo più veritieri e spassosi...

2. Things that don't wake a sleeping newborn: loud noises and bright lights. Things that do wake a sleeping newborn: sitting down to eat dinner.
Ecco: dal giorno in cui è nata Violante ha una sveglia interna che le fa aprire gli occhi e sbraitare non appena infilo la forchetta nel piatto. E' scientifica!

3. Maybe they'll say it's the eyes. Maybe they'll say it's the mouth. Whatever it is, people will insist on telling you that your newborn looks like you. It's almost never true.
Se Violante somigliasse nel dettaglio a tutti quelli che le si attribuiscono avrebbe 3 bocche, 18 occhi (i più gettonati!), e una dozzina di nasi!

5. There is no greater thrill than the first time a baby calls out "mama" or "dada," even when it is directed toward the cat.
E diciamocelo: quanto imbrogliamo su questo! Magari sta solo balbettando baaaaaaa-baaaaaaaaa che viene tradotta immediatamente con "papà", ovviamente intenzionale!

10. Make sure you learn all the noises that farm animals make. Even though most people no longer live on farms, the sounds that sheep, pigs and cows make are priority number one when teaching your little one to talk.
Si, ecco... in effetti avrebbe molto più senso imparare le suonerie dei cellulari.. ma vuoi mettere la poesia?

13. Despite advances in science, no one has figured out how to diagnose a dirty diaper besides sniffing at it or peeking in it. When you're in public, learn to do this discreetly.
Nessun problema! Gli effluvi del pannolino di mia figlia garantiscono la certezza dell'esigenza del cambio a diversi centimentri di distanza!

14. Never in your wildest dreams (or worst nightmares) did you ever imagine how much you would be talking about poop. Unless you work for a laxative company. If you work for a laxative company, you are probably already talking about poop a lot.
.......................................................... eh................................................

20. No matter how much you love your child, naptime is never long enough.
Il punto più saggio... Nessun pisolino dura mai abbastanza! Gli "esperti" consigliano di dormire durante il suo pisolino. Oppure di sistemare le faccende di casa. O ancora, di prendersi un momento per sè. Vedete che non dura mai abbastanza?

martedì 5 giugno 2012

IL TOPOLINO DEI DENTI...

La storiella del topolino dei denti vuole che questo simpatico animaletto venga a prendersi i denti da latte che cadono lasciando in cambio una monetina. Ok. A chi bisogna rivolgersi invece per i denti che ancora devono uscire?
La mia piccola da ieri ha la febbre, le dita perennemente in bocca, e altre faccende poco carine da raccontare e che si possono discutere solo a voce e strettamente fra mamme!!
Insomma: questi due incisivi non ne vogliono proprio sapere di farsi vedere? E nel frattempo, mi tocca stare relegata in casa con fuori queste giornate pre-estive meravigliose... con sempre meno ore di sonno e sempre maggior tensione sulle spalle.
E domani.. tocca anche stirare! Yuppi!

lunedì 4 giugno 2012

PAPPA CON (RIM)PIANTO..

E finalmente... la pappa della sera!
Preparo il brodo, aggiungo le verdurine, doso il semolino e prendo la ricottina... Sistemo Violante sulla sua sdraietta, la bardo con il bavagliolo ed ecco che comincia a guardarmi storto...

Sento i suoi pensieri:
-Quando mi metti qui io mangio... ma non c'è la mia amica tetta... non lo so mica se mi piace!
Mi sistemo per terra di fronte a lei e le avvicino il cucchiaino. E lei, contemporaneamente, apre la bocca e comincia a piangere... La pappa nuova le piace, è evidente. Ma vorrebbe essere attaccata al seno, e anche questo è evidente!

Per circa venti minuti spalanca la bocca come un uccellino e mi guarda coi lacrimoni. Per essere precise, guarda coi lacrimoni il mio petto, che non manca di cercare insistentemente non appena finita la pappa. Io mi sento fiera per la sua prima pappa serale e distrutta perchè il primo istinto sarebbe stato quello di prenderla in braccio ed allattarla. E' cominciata la sua emancipazione, che passa necessariamente dall'allontanamento da quel momento tutto speciale e privato che condividiamo dal giorno della sua nascita.
Non so se è più dura per lei o per me. Probabilmente per me, perchè lei già dalla seconda sera era soltanto contenta di poter mangiare qualcosa di più sostanzioso del latte e mi deliziava mentre mangiava con sorrisi e con AHMMM soddisfatti! Che dire.. godiamoci l'allattamento per quel poco che ne rimane ancora... vorrà dire che mi godrò di più i suoi sempre più consapevoli abbracci!

martedì 29 maggio 2012

Da nove giorni ormai la terra trema.. L'ho sentito per la prima volta al Lago d'Iseo, nella prima breve vacanza che io e G con Violante ci siamo concessi... Il giorno dopo alle sei di sera, mentre eravamo sotto la doccia io e la piccola... e tanti, tanti piccoli movimenti. Così tanti che spesso mi sono convinta che fossero nella mia testa e nelle mie gambe, anche se troppe volte ho avuto conferma che invece le sentivano anche in Emilia, stretti nelle loro tendopoli... E stamattina ancora. Forte, lunga, spaventosa. Usciamo di casa. Stiamo fuori per gran parte del giorno ma non basta. Alle 12 56 siamo per strada, fuori da un bar a mangiare e io sento che tutto si sposta... dico a G "Un'altra, ancora!"
Mi guarda con un misto di esasperazione e affetto per i troppi terremoti inesistenti che ho sentito solo con i nervi in questi giorni. Poi però, lo sente anche lui. E dura il tempo di rendersi conto che ancora dura...
Un'altra scossa forte, altri sfollati, altri danni. Altri morti
E l'esperto geologo dice che non è finita: lo sciame sismico porterà altri movimenti forti... stanotte, l'idea di stanotte mi terrorizza. Anche se so che non è qui, anche se Milano è discretamente sicura. Tutte queste scosse mi hanno messo una paura sottopelle che non riesco a metabolizzare. Ogni volta che la terra trema so che altrove crollano tetti, che delle persone rischiano la vita, perdono la casa, ill lavoro, e mi sento vigliacca per il fiato che si ferma in petto, per il panico che mi offusca la mente, per la nausea che mi fa ondeggiare tutto davanti agli occhi.
E' più forte di me. Mi prende la sindrome del coniglio: rimango ferma, immobile là dove mi trovo aspettando che passi. Non riesco a mantenere la lucidità nemmeno sapendo che non è qui il problema. Non posso nemmeno farmene una colpa così grande: il terremoto è qualcosa che non si può controllare, che ti dà pochissimo tempo per reagire, che mi inchioda dove sono e che mi auguro di non incontrare mai nella sua forma più violenta.

Raramente prego. Stasera forse, probabilmente, lo farò. Per coloro che hanno perso la vita, e non solo nel sisma emiliano, e per coloro che la vita di questi giorni la passano con la paura nel cuore e il coraggio negli occhi.

lunedì 28 maggio 2012

BOICOTTIAMO LE FARMACIE SNOB!

Voglio un vestito!
Arriva il caldo, comincio a perdere (a grammi!) il peso accumulato dalla gravidanza. Ho voglia di leggerezza, di abbronzare le gambe, di valorizzarmi un po', ed ecco che arriva il pensiero fisso: voglio un vestito!
Per la verità, ho le idee straordinariamente chiare: voglio un vestito marrone a pois piccoli e bianchi, morbido, appena sotto o sopra il ginocchio, quella lunghezza lì.
E così oggi parto alla ricerca del mio vestito con G., alla volta del centro e dei suoi negozi. A metà strada, Violante lancia un grido di preallarme che tradotto vuol dire "attenzione: sento i primi segnali della fame e della sete. Provvedete, grazie!".
Così comincio a far mente locale delle farmacie sul mio percorso (spesso hanno degli angoli che si possono utilizzare per il cambio pannolino o per l'attacco al seno); sono tante e quindi mi sento tranquilla. La prima apre alle 15.30 e sono solo le 15.00... passiamo oltre. La seconda è chiusa (ma al lunedì non sono chiusi solo i parrucchieri?). La terza pure. La tranquillità scende mano a mano che le farmacie sul percorso diminuiscono e che Violante, nel frattempo, diventa meno paziente.
Arriviamo alla farmacia di Piazzetta Liberty: aperta! E deserta! Fantastico! Entro, chiedo gentilmente "scusate, c'è un angolo dove mi posso mettere ad allattare?".
Mi guardano nè più nè meno che se si trovassero di fronte ad un'aliena: "No, qui non permettiamo l'allattamento, ma se proprio vuole c'è quella sedia!". Ringrazio, esco, e fra me e me e me e G. li mandiamo afff...
Violante è sempre più urlante e ne ha ben donde: è passata mezz'ora dal primo avvertimento!
Arriviamo alla farmacia di Via Larga. Stessa domanda e il sorriso impagliato della farmacista diventa una smorfia seguita da "noooo... qui non facciamo allattare!"
Ma stiamo scherzando?
Sono bambini, hanno delle esigenze! Sono problemi miei? Si? Ma non sono problemi miei quando in farmacia ci entro per comprare le numerose cose di cui un bambino ha bisogno vero?
Mia figlia ha potuto mangiare, ma solo perchè ormai ero molto vicina al negozio di un'amica (Rica&Damiana, Piazza Diaz. Ma si! Un po' di pubblicità!). In compenso quelle due farmacie hanno perso una cliente PER SEMPRE! Non entrerò mai più, nemmeno per comprare una pastiglia per il mal di testa! E secondo me dovremmo farlo tutte: segnalare questi snob che trattano i bambini come mostri salvo però farci soldi!

PS: ma perchè cercavo una farmacia direte voi? Non potevi allattare su una panchina? Non sei tu la snob che non allatta all'aperto? Violante è stata allattata in parchi, ristoranti, bar. Ma francamente, se c'è un parchetto con soltanto uomini nordafricani a parlare e senzatetto sdraiati sulle panchine, passo oltre. E se poi di pachine non ce n'è più... quello è uno dei problemi di Milano. Ricordo qualcuno che le ha tolte perchè così "non ci si sdraiavano i barboni".. Si, ma nemmeno ci si può più sedere nessuno!

mercoledì 23 maggio 2012

BUONE FORCHETTE CRESCONO...

Non che avessi molti dubbi...
Ero abbastanza convinta che Violante avrebbe fatto velocemente amicizia col cucchiaino, ma devo dire che se la sta cavando proprio alla grande! La pappa la soddisfa così tanto che, soprattutto all'inizio, faccio fatica ad infilare un cucchiaino dopo l'altro perchè nel frattempo protesta per il boccone che intanto ha finito! Poi, mano a mano che il senso di sazietà sale, si riesce anche a farsi fare un sorriso e a farle dire "Ahmmm".
Nel frattempo, continuo ad informarmi sulle varie teorie sullo svezzamento: consultorio e pediatra continuano a seguire la strada maestra dell'inserimento degli alimenti uno per volta, tutti mischiati in un pappone in cui la verdura è passata e la carne omogeneizzata. Ci sono però altre teorie interessanti che portano verso una alimentazione "adulta" molto più velocemente. In breve: meno proteine, più fibre e riconoscimento degli orgaggi, dei semi, delle verdure e della frutta molto più precoce. Queste teorie dicono che i bambini non mangiano le verdure perchè, quando si passa ad alimenti solidi, non sanno riconoscerle, nè come consistenza, nè come aspetto, tantomeno come sapore.
Questo perchè sin dall'inizio sono proposte tutte assieme come "passato" e non si sa più quale sia la carota o la zucchina.
Le stesse teorie, poi, sparano a zero sugli alimenti precotti industriali con cui svezziamo fino oltre l'anno d'età. La domanda è semplice: una volta quasti alimenti non c'erano. I bambini forse non venivano svezzati?
Io sto seguendo i dictat della pediatra e del consultorio, ma credo che abbastanza presto comincerò a proporle quello che mangiamo noi. Certo, con niente sale, con pezzetti adeguati alla sua masticazione (ma sti dentini arrivano o no?), con alimenti sani e controllati e, soprattutto, appena sarà possibile, a tavola con noi! Trovo triste che spesso i bimbi debbano mangiare da soli e solo dopo lo facciano i genitori... cosa potrebbe rendere più allegra la nostra tavola?
Ricordo poi che mia sorella a 10 mesi assaggiò una punta di cucchiaino di gorgonzola: la sua faccia prima sorpresa, poi quasi schifata e infine decisamente goduriosa io la ricordo ancora adesso! E a un anno mangiava la lasagna (con pomodorino fresco, con meno formaggio etc etc... ma lasagna!). Senza contare i racconti su di me, che da piccolissima mangiavo i pesciolini e tutto quello che capitava sulla tavola (ed erano tutti prodotti freschi)... dicasi lo stesso per G. e tutti siamo cresciuti sani, forti, mangiando pressocchè tutto, con nessuna o pochissime intolleranze...
Non saremo diventati un po' troppo paranoici sull'alimentazione dei nostri piccoli? Cosa c'è di male in uno spaghettino (tagliato!) con del pomodoro fresco? O in una zucchina in padella riconoscibile come zucchina? Sbaglierò... ma mi sembra che di male non ci sia proprio niente.

domenica 13 maggio 2012

LA FESTA DELLA MAMMA...

Quand'è che ti dimentichi della festa della mamma? Quando sei mamma per la prima volta! Sembra un paradosso ma è così. Oggi è, o per meglio dire, era, la festa della mamma.
E per la prima volta nella vita ho dovuto essere sollecitata da mia madre per ricordarmene. Niente piante, niente tradizionale azalea (che nelle mani di mia madre va incontro a quasi sicura morte nel primo mese di trasferimento a casa sua - e quindi forse è stato meglio così) e nemmeno "auguri mamma!"
Niente!
Amnesia totale!
E si che l'ho vista di fronte a una chiesa per una funzione di famiglia e ci sono arrivata in auto, nella quale la radio non ha fatto altro che ricordare che giorno era.
Disdetta... e mi spiace molto perchè la festa della mamma è molto importante per me. C'è da dire che quando una mamma diventa nonna sembra essere molto più impermeabile a queste amnesie: un abbraccio "mi dispiace", reciproci auguri, un sorriso della mia piccola ed ecco che il festeggiamento è compiuto: tre generazioni di femmine in una ventosa giornata umida.
Mia mamma legge questo blog e lo farà domani dall'ufficio e quindi, mamma, questo è per te:

Ho colto un mazzolino
coi fiori del giardino
li ho colti stamattina
insieme al mio papà.
Sono i fiori per la tua festa
Cara mamma eccoli qua:
una rosa perchè ti voglio bene
una viola perchè sarò ubbidiente
un papavero non so perchè
e un non-ti-scordar-di-me
Qualche ciclamino, perchè dimentichi che sono birichino
un girasole e una margherita, perchè tu sei vita della vita!

TANTI AUGURI A TUTTE LE MAMME!

giovedì 10 maggio 2012

L'arma in più

Un sorriso accattivante è un'arma fantastica per ottenere (quasi) tutto. In questo caso,. Violante è decisamente avvantaggiata... Sorride a chiunque con la sua bocca sdentata e le ridono anche gli occhi. Così uomini, donne, giovani e vecchi, anche se non vogliono, sono quasi obbligati a sorridere a loro volta...
E' fantastico: per quanto una persona possa vivere una giornata o un momento bui, basta il sorriso allegro di un bambino per far momentaneamente dimenticare tutto!
Assisto a delle scene esilaranti quando esco con G.: capita che si vada al ristorante o ci si fermi a un tavolino di un bar per un semplice caffè. I pirati sulla spalla hanno il pappagallo, lui nostra figlia. E così quello che vedo sono i versi e le smorfie di chiunque passi dietro per accativarsi Violante.
Non ho più idea di quante volte mi sono dovuta trattenere dal ridere per non urtare i sentimenti di chi si prodigava nelle smorfie più assurde (contornate da adeguate vocine) e delle urla di giubilo quando lei ricambiava tanta profusione di attenzioni con un sorrisone.
Ragazzi, i bambini sono proprio una benedizione: spezzano le corazze di chiunque facendo quello che dovremmo fare tutti quanti di più. Solo, semplicemente, sorridere!

martedì 8 maggio 2012

AAAAAAAHMMMM PAPPA BUONA!

Ed eccoci ad un nuovo passo importante: la prima pappa!
A dirla tutta, Violante compirà sei mesi (l'età straconsigliata per cominciare) solo mercoledì prossimo, ma la sua curiosità verso il cucchiaino, verso tutto quello che succede a tavola e la sua pediatra dicono che è pronta. E così ieri faccio bollire il brodo di verdure: carota, patata e zucchina con un litro d'acqua per un'oretta.
Aspetto che si raffreddi e faccio quattro porzioni da 150/160 ml, due in frigo e due in freezer (così comincio a creare una piccola scorta per quando non avrò il tempo) e attendo impaziente che passi la notte.
Ma prima di passare a raccontare come Violante ha affrontato la crema di riso, mi sembra giusto sottolineare un aspetto divertente di tutta la faccenda: lo shopping!
Ma lo sapete quanto sono carini i set con i piattini e i cucchiaini e i bicchierini e i contenitori per la pappa e i thermos fatti apposta?? La cucina è improvvisamente invasa da lillipuziane stoviglie e accessori di tutti i colori che rendono i nostri piatti "normali" decisamente più allegri e vivaci.
Ma torniamo a noi: arrivano le undici e mezza e l'aquila comincia a strillare tutta la sua fame. Scaldo il brodo, aggiungo la crema di riso e un cucchiaino di olio; mischio e mi posiziono di fronte a lei (a proposito, svezzare in tarda primavera/inizio estate è una figata: la piccola può rimanere solo in body e se sparge ovunque la pappa io sono anche più tranquilla).
La prima cucchiaiata è una smorfia tra il disgusto e la sorpresa, che lentamente si trasforma in apprezzamento. Comincia, ad ogni cucchiaiata, a venirsi a cercare la pappa, sporgendo la testa. Vuole provare anche G. e allora ne aprofitto per guardarla e fotografarla e farle dei filmini (e son maniaca! che ci si vuol fare!) e, soprattutto, ridere di gusto!
Si perchè Violante se la gode proprio: si vede che le piace e si diverte. Quando la fame comincia a calare, partono le pernacchie spara-pappa ovunque: riesce, con una carambola misteriosa, a farsela atterrare persino in testa. Ed è anche tutta soddisfatta!
A coronare il tutto, un ruttino che meno INO non si può, e una faccetta soddisfatta che le rimane per tutto il giorno, conscia di aver fatto qualcosa da grande. E domani, altro giro, altra giostra!

martedì 24 aprile 2012

QUANDO I BAMBINI FANNO...

Ci siamo!
Sono partite le lallazioni vere... i bbbbbbbaa... i neeeeeeeeee... i fffffffffffffff....
e da ieri la parola che si ripete ossessivamente fino a quando i nostri piccoli, probabilmente per sfinimento, la ripetono: MAMMA! Non mm-mmm, non meee-mmm ma proprio MAMMA: distinto, inconfondibile e, ovviamente, detto mentre si sta piangendo.... e possibilmente nell'unica serata in cui da settimane esco a farmi un aperitivo con un'amica!
Avevo appena recuperato la mia amica in auto quando squilla il cellulare: era G. che mi dice "ha appena detto mamma, ma proprio chiaro!". E figurati!
L'unica sera in cui non ci sono!
Quando si dice nascere dispettose!

lunedì 23 aprile 2012

CERCASI NANNA DISPERATAMENTE

Niente di nuovo sotto il sole... coi bimbi piccoli si dorme poco; capirai che scoperta!
Ma quando è "troppo poco"? Quando il senso di solitudine del lettino porta il nostro cucciolo a dormire sempre meno se non sta fisicamente attaccato a noi?
E, soprattutto, cosa diavolo è successo? Perchè fino a un mese fa si dormiva poco ma adesso non si dorme affatto?
Violante ci ha dato l'illusione di poter gestire la stanchezza, con le sue due sveglie notturne per poppare, che si risolvevano in fretta con lei che tornava nel suo lettino di buon grado, a volte addirittura da sveglia per riaddormentarsi da sola: e poi ha deciso di non poter fare a meno di me per dormire... Passo la notte con lei appiccicata sul fianco, spesso col capezzolo in bocca anche se non mangia e quando la metto nel suo lettino la resistenza massima è un'ora...
Dicono sia colpa dei denti, dello scatto di crescita, del fatto che a cinque mesi iniziano a sentire il senso d'abbandono.. ma abbandono di che? siamo di fianco! non ha nemmeno una camera sua (il che significa che, ahinoi, nemmeno io e G. abbiamo una camera nostra!).
Tutti mi dicono: "vabbeh ma quando dorme di pomeriggio fatti un pisolino anche tu!"
AHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Dorme? ah si? davvero?
Per la verità si, dorme. Fuori. Nel passeggino. E solo finché sente il movimento.. non appena mi accomodo su una panchina per leggere una rivista ecco che spalanca gli occhioni e chiede attenzioni con lamenti e pianti. E se stiamo tornando a casa si sfiora l'impossibile... Scuoto il passeggino, me lo carico a braccia per salire i gradini che portano al pianerottolo... apro l'ascensore, che fa un inferno del diavolo con le sue porte non oliate e gli scriccoliii (un po' inquietanti) mentre saliamo. E per farci entrare il passeggino devo anche chiuderlo parzialmente, con altri sballottolamenti! Arriviamo al sesto piano, la tiro fuori, altro rumore per chiudere l'ascensore e lei niente. Apro la porta di casa, spingo dentro il passeggino, mi giro per chiudere a chiave e BAM! eccola lì che mi sorride....
E nelle rare occasioni in cui dorme a casa durante il pomeriggio mi sembra così strano e così bello potermi fare un the o guardarmi l'ennesima replica di Sex and the City che di dormire non se ne parla. Tanto appena chiudo gli occhi si sveglia!
Di questo passo, anticiperò lo svezzamento solo per poter cominciare a fare prima la pappa della sera.. non si sa mai! Magari piena zeppa di pappa anche il mio diavoletto deciderà che un'intera notte di sonno nel suo lettino se la merita..  non sarà etico, ma si chiama sopravvivenza!

lunedì 16 aprile 2012

M-ME!

Oh yes! La mia piccola, a cinque mesi esatti oggi, comincia a chiamarmi!
E' due giorni che sempre più spesso articola qualcosa che suona come mmmm-meee o mmm-ma addirittura! All'inizio pensavo fosse soltanto una lallazione come un'altra ma ora, definitivamente, è il suo modo di chiamarmi quando ha fame.
Solo che quando ha fame piange.
E quindi il suo primo chiamare la mamma corrisponde a grandissimi pianti con tanto di occhi rossi e lacrimoni!
Ma d'altronde è così anche per i grandi: quando si sta male o si è sottoposti a un forte disagio chi si chiama? La M-ma! E non importa quanti anni si abbiano...
G. dice che, giustamente, la mamma la si chiama quando si piange, il papà quando si ride.. io dico che rosica un po' perchè non ha nemmeno cominciato ad articolare la "P"!
Sono straconvinta che parlerà piuttosto in fretta e che, quando comincerà, vorrà dire la sua su ogni singola cosa... ci sarà da divertirsi...
Per ora attendo quando quel m-me diventerà uno squillante "mamma", magari detto nel bel mezzo di una risata mentre la sollevo in aria giocando a più non posso!

mercoledì 4 aprile 2012

PICCOLI MA TOSTI

C'era una canzoncina tempo fa...
"Noi siamo piccoli, ma cresceremo
e allora, virgola, ce la vedremo
chiusa parentesi, riporto sei
noi siamo piccoli ma dateci del Lei"

Ed oggi, decisamente, dò del lei alla mia piccina.
Sì perchè oggi c'è stata la seconda tranche di vaccinazioni: ancora il vaccino esavalente + lo pneumococco. Per la verità l'appuntamento era per domani, ma siccome sono svalvolata sono andata oggi. E siccome sono fortunata, non ci hanno rimandate a casa ma ci hanno infilato fra due bambini "regolamentari".
Violante era, al solito, vivace sorridente e così ha accolto anche la pediatra mentre la visitava... ignara di quello che l'aspettava. Si prodigava nei suoi versetti quando ZAC! a tradimento le due punture nelle coscette! I suoi occhioni si sono riempiti di lacrime... ha sporto il labruccio nel suo caratteristico broncio ed è scoppiata a piangere! Mi ha fatto una tenerezza pazzesca mentre mi abbracciava stretta singhiozzando forte... Si è però calmata in pochissimi minuti e dopo una rassicurante poppata ha ricominciato a fare sorrisi, persino a chi l'aveva siringata!
Però oggi è stata mogetta e le è anche venuta la febbre.. vedere lei così piccola che mi guardava come se potessi risolvere tutto all'istante ha fatto quasi quasi piangere anche me... ma una piccola dose di tachipirina, un buon sonno.. e adesso sta ridendo e urlando con il suo papà...
Non ce n'è, è una roccia... Per oggi potrei anche considerare di darle del Voi come al Divino Otelma!

lunedì 2 aprile 2012

PASSI DA GIGANTE

E' incredibile come bastino pochi giorni (alle volte anche solo il pisolino pomeridiano) per riconoscere nel nostro cucciolo capacità che fino ad un attimo prima non aveva.
Violante ha fatto passi da gigante in queste ultime settimane, l'ultimo dei quali è la conquista del tanto bramato piedino.
Sono così contenta per lei! Ha passato settimane a fissarsi i piedi con un'intensità pazzesca senza però riuscire ad afferrarseli, se non di sfuggita e sempre tramite l'aiuto delle calzine, che utilizzava per avvicinarseli.
Sono ormai due giorni invece, che li punta, li guarda, e poi zac! colpisce e se li afferra con sicurezza. Il giorno in cui se li porterà alla bocca penso che riderò per ore.

Si sta anche avvicinando il momento in cui cominceremo con le pappe: una settimana fa circa ho partecipato ad un piccolo corso sullo svezzamento ed erano presenti molte mamme che conosco con i loro piccoli. Lo spettacolo più grande è stato vederli tutti assieme su un tappetone morbido che si guardavano, a volte si afferravano per una manica, e si rendevano conto, secondo me, che attorno a loro c'erano altri cuccioli. Lo stesso giorno, mentre la stavo allattando, facevo merenda con delle carotine baby. Si è staccata dal seno per fissare quell'oggetto sconosciuto dal colore così vivace. Ho deciso allora di avvicinarglielo alla bocca... l'haprima assaggiato con un po' di diffidenza, ma era così dolce e buono che al secondo tentativo si è messa a gustarla con le sue gengivette sdentate! E' stato molto divertente ed è stato pensando a quel momento che oggi, con un sorriso davanti al banco degli ortaggi,  ho comprato una nuova confezione di carotine, per provare a replicare lo spettacolo, magari con il suo papà presente.
Non escludo che sia anche stato un sollievo per lei poterla mordere, visto che era anche fresca e le sue gengive pronte per i dentini sono un po' irritate. A questo proposito, spero davvero che li metta presto i dentini, così smetterà anche di sbavare come un boxer!
E sarà anche presto, e sarà anche una mia impressione, e sarà certamente suggestione e desiderio, ma i suoi m-m-m- diventano sempre più sicuri: sono certa che la parola "mamma" sia giusto dietro l'angolo...
Sempre di questi giorni è l'ultimo (evviva!) scatto di crescita. Per me e G. significa una cosa sola: non si dorme più! Ma proprio più più! Si sveglia ogni due ore per mangiare, mettici che qualche risveglio extra se lo fa anche perchè ha fastidio alle gengive et voilà! Si ottiene una coppia in forte debito di sonno.. e io che mi lamentavo quando si svegliava due volte per notte! Ci farei la firma per tornare a dormire così! Ma tant'è... aspettiamo che cresca di nuovo di colpo e poi speriamo che "qualcuno" ci possa concedere il meritato riposo!

martedì 6 marzo 2012

UN ANNO FA...

Esattamente a un anno fa risale quel magico momento in cui il test di gravidanza mostrò la sua croce blu, che annunciava quel miracolo che ora sta guardando le sue apine nel lettino.
Da qualche giorno mi sentivo strana, con dolori simili a quelli del ciclo ma, in una maniera indefinibile, completamente diversi. Dentro di me sospettavo già di essere incinta, tanto che qualche giorno prima avevo chiesto ad un'amica in attesa di quattro mesi come si sentisse quando aspettava già ma ancora non lo sapeva, che "sintomi" avesse e le sue descrizioni furono una prima conferma. D'altronde, conosco il mio corpo da 36 anni e mai avevo sentito quelle sensazioni.
Il venerdì sarebbe dovuto arrivare il ciclo (e sono sempre stata puntuale come un orologio svizzero) e ricordo che dissi a G :"se non arrivano, domani vado a comprare il test di gravidanza e domenica lo faccio".
Mi rispose: ma dai... per un giorno!
"non hai capito. Se non mi arrivano, sono incinta! mi sento troppo strana"...
Ovviamente, il ciclo non arrivò, e così la domenica appena sveglia mi precipitai in bagno con una forte consapevolezza nel cuore. Le istruzioni parlavano di un'attesa di tre minuti, ma dopo appena dieci secondi eccola lì: la croce blu!
Con un misto di stupore, conferma, divertimento e, non so come altro definirlo, puro shock torno in camera da letto con quello stiletto miracoloso. Guardo G. e la mia faccia credo dicesse tutto.
La nostra avventura da genitori è cominciata così, il 6 marzo 2011. Con una domenica in stato catatonico ad assorbire una notizia che ci avrebbe cambiato la vita per sempre!

martedì 28 febbraio 2012

NELL'ATTESA DELLA PRIMAVERA...

Sta arrivando la primavera. La sento nell'aria nonostante un cocciuto tempo nuvoloso che non vuole lasciare spazio ai raggi solari. Forse lo sente anche Violante. Anzi, è più che probabile in quanto il suo carattere, che s'intuisce bellicoso, in questi ultimi giorni si è ulteriormente rafforzato. Non fa che litigare.
Come può litigare un frugolo di poco più di tre mesi direte voi? Può può...
Lo fa lanciando urla così alte che nella loro pienezza possono essere apprezzate solo dai pipistrelli (e qualche volta dai delfini) e che nulla hanno a che vedere con quei deliziosi suoni che emette (altrettanto acuti) quando gioca o apprezza le coccole... Litiga con G quando lui le dà qualche bacio di troppo e il suo urlo potrebbe essere tranquillamente sottotitolato "si si van bene i baci papà, però adesso BASTA!"... Litiga con mio padre per le stesse ragioni... Litiga con me quando decido di sottrarle il capezzolo perchè ci sta giocando (e il capezzolo è SUO!)...
Ma, negli ultimi due giorni, ha intavolato una guerra vera e propria con il suo acerrimo nemico: il pesciolino della sdraietta!
Funziona così: la metto nella sdraietta, lei felice si profonde in sorrisi e versetti, le avvicino il braccio da cui pende il pesciolino di pezza e comincia la guerra. Cerca di afferrarlo e ci riesce pure, ma poi le scappa via e così per una buona mezz'ora lei urla, tenta di bloccare l'elusivo pesciolino che ruota su stesso, si arrabbia così tanto che spesso comincia a piangere. Salvo smettere subito se per caso lo afferra...
Ormai è una lotta senza quartiere.. resta da vedere chi la spunterà ma io quel pesciolino non lo vedo mica tanto bene!
Nel frattempo, io e G. cominciamo a rassegnarci al fatto di avere a che fare con un piccolo essere umano estremamente determinato a fare solo ed esclusivamente di testa propria, fin da ora! Che poi, sotto sotto, era esattamente quello che volevamo...

lunedì 20 febbraio 2012

Magia...

Fissando gli occhi completamente fiduciosi e trasparenti di mia figlia che mi guarda da sotto in su mentre la allatto mi viene in mente che lei è una cosina rosa tutta "in potenza".
Può diventare qualsiasi cosa, sia per i talenti che innegabilmente possiede e che si manifesteranno presto, sia per il fatto di non aver ancora imboccato bivi che escludono a mano a mano le possibilità di quello che potrà fare.
Diventerà una ballerina. una cantante, una ricercatrice scientifica, una biologa marina, una pilota d'aereo, un'attrice, una diplomatica: parlerà inglese, arabo, cinese, spagnolo.
Visiterà il Tibet, il Congo, vedrà i pinguini della Patagonia, le pagode thailandesi, la Grande Muraglia Cinese, le acque cristalline maldiviane, i lemuri del Madagascar, le renne della Lapponia, le cascate di Iguaçu, New York, il feulleiage canadese, la Grande barriera Coreallina Australiana, gli squali bianchi del Sudafrica, i fiordi norvegesi.
Sarà una ragazza gentile, con tantissimi amici, solare, esuberante, con senso dell'umorismo, intelligente, con una grande autostima ma non presuntuosa, in grado di accettare ottimamente i propri difetti e di valorizzare i propri pregi.
E' ovvio: vorrei che mia figlia prendesse il meglio da me e da G., che facesse tutte le scelte giuste, che fosse felice. E non è che ci possa far molto. Posso solo sperare di scegliere bene per lei fino a quando spetterà a me, nel frattempo provare ad insegnarle che ci sono sempre conseguenze alle azioni e ai pensieri, che spesso aprire una porta vuol dire chiuderne tante altre, che deve seguire quello che sente. Ma quello che sente veramente, non spinta magari da pensieri di rivalsa, o da reazioni da "bastian contrario". E spero che possa avere tutta la dose di fortuna che le serve per seguire la sua strada.
Da parte mia, ho già cominciato a seguire la strada della gioia e dello stupore. Abbiamo cominciato in acqua in piscina: espressioni stupite, grandi sorrisi, toni della voce divertiti e incoraggianti.. insomma, la prudenza va bene, ma per ora il mondo per lei deve essere soprattutto un grande parco giochi pieno di luoghi da esplorare, di cose da imparare, di piccole soddisfazioni da accumulare.
Insomma, la magia di mia figlia è banalmente il fatto che una piccola ancora non ha commesso errori e posso immaginare che possa veramente diventare qualsiasi cosa. A me e G. il compito di accompagnarla finchè potremo, con tanto divertimento e spirito d'avventura..

mercoledì 15 febbraio 2012

Aprite l'agenda...

L'esperimento di oggi consiste nello scrivere due parole su Google e vedere i risultati.
Le due parole sono: milano + bambini, per esplorare le possibilità che dà vivere in città (ci dovrà pur essere un contraltare alle polveri sottili!)
Ed ecco i primi tre risultati: www.milanoperibambini.it - http://milano.corriere.it/bambini - www.radiomamma.it.

Il primo, è un interessante passpartout per la città vista da genitori. Si va dai laboratori di filosofia, alla possibilità di uscire a cena per San Valentino (eeeee... ormai!) mentre un'esperta baby sitter si prende cura dei nani, ai pacchetti agevolati per girare sui mezzi pubblici, ai luoghi dove festeggiare il suo compleanno etc etc. Ci sono anche sezioni più pratiche che aiutano a trovare una baby sitter, un asilo nido (anche bilingue), a una vera e propria agenda con tutto quello che offre la città quanto a corsi ed incontri (è poco carino, però, che se si seleziona "ingresso gratuito" rimangano solo due eventi!).

La sezione dedicata ai bambini del sito del corriere, invece, propone una mostra interattiva del Muba alla Triennale in cui i bambini (4-11 anni) possono costruire le loro storie aiutati da un vero e proprio cantastorie, fino al 20 (o 29? non si capisce) marzo. E qui mi fermo. Gli altri eventi sono (purtroppo) "aggiornati" al mese di dicembre: è il sito di Vivimilano!!!!

Il sito Radiomamma, invece, mi colpisce subito per la possibilità di selezionare la zona di Milano che interessa e per un interessante link interno: esplora Milano lungo i percorsi carrozzinabili! Entriamo a curiosare...
Wow! ci sono un sacco di itinerari, da Piazza Novelli, al Duomo, a Grazzano Visconti (me lo ricordo, l'ho visitato da piccola e me ne ero innamorata, tanto da progettare con un'amichetta di comprare una villa dove vivere assieme con le nostre future famiglie! Ah! Beata Innocenza!), al Salone del Mobile, ai Giardini di Porta Venezia, ai Navigli. Per chi ha voglia di leggere ce n'è davvero per tutti i gusti. Ovviamente, è presente un'agenda di eventi e laboratori per tutti i gusti... e una sezione di indirizzi utili per trovare una baby sitter alla bisogna...

E tutto questo, solo con due parole!

martedì 14 febbraio 2012

TEST

Una delle occupazioni riempitive preferite, assieme a un cruciverba e ad un sudoku, è un bel quiz! Come tante, i primi quiz erano quelli che si facevano con le amiche sul "tipo ideale" (che non era mai come il ragazzino che mi piaceva) pubblicati su "CIOE'" o su altri giornaletti dedicati a noi giovincelle...
Siccome le cose cambiano, adesso ho trovato un quiz su una rivista per mamme che ha catalizzato la mia attenzione:
- TI SENTI PRONTA PER IL BIS? -
Ti piacerebbe scoprire se, alla luce di quel bagaglio interiore che gli psicologi chiamano "intelligenza emotiva", il tuo desiderio è maturo al punto giusto? Allora chiudi gli occhi e torna con la memoria alla prima volta: come ti sentivi mentre la pancia cresceva, quando hai partorito e subito dopo la nascita del tuo cucciolo? Quando sei pronta, apri gli occhi e segui questo percorso.

  1. immagina di avere un neonato in braccio proprio in questo momento: cosa provi? a. le farfalle nella pancia - vai alla 2 . b. un nodo allo stomaco - vai alla 3
  2. accanto a te c'è anche il tuo compagno: cosa sta facendo? a. guarda il piccolo con un sorriso beato - vai alla 5. b. è alle tue spalle e ti abbraccia - vai alla 4
  3. Che cosa fa tuo/a figlio/a quando ti vede con il neonato? a. si fa spazio sulle tue ginocchia - vai alla 5. b. spinge per mettersi al suo posto - vai alla 6
  4. Se guardi il piccolino, riesci a descriverlo? a. si, nei minimi particolari - vai alla 7. b. no, ma posso "sentirlo" tra le braccia - vai alla 8
  5. Se pensi: ora ho due figli, l'immagine che ti corrisponde di più è.... a. tu, con un bambino per mano e l'altro in braccio - vai alla 9. b. tutti sul divano per coccole e giochi: tu e il tuo compagno con i due eredi in mezzo - vai alla 7
  6. Pensando a te che spingi il passeggino ti viene in mente che... a. le strade sono un percorso a ostacoli - vai alla 9. b. puoi usarlo anche per portare la spesa - vai alla 8.
  7. Ti ricordi quando la pancia cominciava a vedersi? Ti sentivi... a. fiera come una regina - vai alla 10. b. serena e... completa - vai alla 11
  8. Ascolta il sesto senso e rispondi a bruciapelo: l'anno prossimo a Natale... a. ci starò ancora pensando? - vai alla 10. b. ci sarà un altro bambino! - vai alla 11
  9. Quanto sei abituata a svegliarti nel cuore della notte e a riaddormentarti a razzo? a. Ormai... - vai alla 10. b. per niente! - vai alla 12
  10. La sensazione alla quale ti è stato più difficile resistere in gravidanza è... a. la fame - ritratto A. b. il sonno - ritratto B
  11. Il pianto da neonato di tuo figlio che più ti è rimasto nelle orecchie è... a. quello a squarciagola prima di ogni poppata - ritratto A. b. il piagnucolio ininterrotto delle coliche - ritratto C
  12. Del parto ti è rimasto ancora bene in mente... a. tutto, dall'inizio alla fine - ritratto C. b. soprattutto la parte finale - ritratto B
RITRATTO A: IN PISTA
Già da un po' sei sintonizzata sul secondo figlio e l'unico pensiero che hai in testa è: lo voglio! Gli ultimi dubbi si sono sciolti come neve al sole e probabilmente devi ancora vincere le ultime resistenze del tuo compagno, al quale tocca l'ingrato compito di farti ragionare ancora un po' sui dettagli pratici. La decisione comunque l'hai presa e non ti resta che armarti di pazienza e affidarti alla natura, perchè sai che l'atteggiamento più favorevole per restare incinta è smettere di pensarci vero?

RITRATTO B: IN ALLENAMENTO
Il tuo desiderio è a buon punto e sei sicura di volere un altro figlio. E infatti stai cominciando a calarti nella parte e a dare spazio alle fantasie, e questo è un segnale importante. Ti restano ancora da metabolizzare le esperienze meno piacevoli della tua prima volta, che non a caso ogni tanto affiorano alla memoria e ti spingono a rallentare i tempi di realizzazione, perchè proprio non vorresti fare il bis anche di quelle... ma non è assolutamente detto che si ripetano, perciò concentrati sul presente

RITRATTO C: FUORI ESERCIZIO
Sei "filosoficamente convinta" che un secondo figlio ti darà l'opportunità di goderti finalmente tutte le belle cose che la prima volta ti sei persa, per inesperienza e qualche ansia di troppo... Però, appena cominci a pianificare il bis, ti viene in mente solo lo sforzo che dovrai affrontare e il tuo desiderio si raffredda all'istante. Questo non significa che la tua voglia non sia sincera, ma solo che hai bisogno di tempo per accettare che, per quanto ti prepari, non puoi mai sapere prima come sarà...

Io? A parte che avrei aggiunto altre opzioni alle risposte (tipo alla domanda 7, opzione C: goffa e stanca. Oppure alla domanda 3, opzione C: cerca di affogarlo con l'acqua del bagnetto): mi sembra che i toni siano un po' troppo favolistici e poco rispondenti alla realtà e non so voi, ma le poche volte che Violante ha avuto le coliche, il suo pianto era ben altro che un piagnucolio!! Ho provato però a fare il test senza pregiudizi e.. fiuuuuu il risultato è il profilo C.. e meno male! Sai che ridere se dovessi scoprire, con Violante di nemmeno tre mesi, che la cosa che desidero di più è ricominciare subito tutto daccapo? Senza nemmeno aver ripreso la mia taglia? Con tutte le notti di sonno in arretrato che ho? Non scherziamo... E voi?

lunedì 13 febbraio 2012

ALTRO CHE FEDERICA PELLEGRINI.. TSE'!

E finalmente ecco giunta la domenica della prima lezione di nuoto di Violante...
Emozionata, al sabato preparo la borsa con costumino rosa a pois colorati impermeabile comprato alla cucciola apposta per l'occasione, assieme ad uno stock di pannolini adatti all'acqua... mille post-it impressi nella mente per cercare di non dimenticare nulla... sveglia alle otto e un quarto della domenica mattina, ciucciata veloce ma intensa e via che si va!
Non riesco a credere a quanto faccia freddo!! per fortuna Violante è imbacuccata a dovere e il freddo che c'è anche in auto altro non fa che aumentare la voglia di entrare in piscina dove la temperatura è tenuta sopra i 25 gradi! Un piccolo angolo di estate!
Faccio mente locale: me la ricordo quando ci andavo a nuotare io. In fondo, in quel paese ci ho passato molti anni: odore forte di cloro, caldo, sei belle corsie, pulita.
So però che l'hanno completamente rifatta: e infatti trovo lo stesso odore, le stesse corsie, la vaschetta separata per i bambini e un'ulteriore vasca sul fondo con pochi cm di acqua, quella dedicata, per l'appunto, all'acquaticità neonatale...c'è anche una bella vasca esterna con tanto di scivolo a serpentone! C'è qualcosa di suggestivo, vedendola tutta coperta di neve. Affido la macchina fotografica ai miei (vuoi che i nonni si perdano un'occasione del genere?) e preparo la mia piccola nuotatrice nell'angolo fasciatoio che hanno allestito negli spogliatoi (wow, han atto proprio le cose per bene!). Bardate di tutto punto, ci presentiamo all'istruttrice la quale ci fa immediatamente entrare in acqua. Io mi guardo attorno per vedere se ci sono le mie amiche di corso A. e S.... ma niente! Pazienza, arriveranno...
La mia piccola comincia quasi immediatamente a sgambettare, non appena l'istruttrice mi spiega quale sia il modo migliore per reggerla bene e in sicurezza... Mi gonfio d'orgoglio come un pavone e tra me e me mi ripeto che ho fatto bene a portarla in acqua così piccola: ci sono in vasca infatti un po' di bambini, tutti più grandi (uno anche con lo stesso costume di Violante  - versione azzurra - GRRRRRRRRRRRRR) che mostrano un po' di reticenza a lasciarsi andare, qualcuno piange anche... Invece io voglio che Violante si senta a suo agio nell'acqua e lei, decisamente, non si fa pregare! Mia mamma, in visibilio, scatta un bel numero di fotografie anche se l'istruttrice le fa notare che non si potrebbe, in quanto le liberatorie ancora non sono state firmate,,, Fa finta di nulla e continua (d'altronde, filma e riprende solo sua nipote!).. Violante regge bene spruzzi ed occasionali mini-immersioni: si spaventa solo un po' quando beve appoggiata ad un tappetino.. urgono coccole!
La nostra prima lezione finisce qui, fra tanto divertimento, stanchezza e un po' di rimpianto per l'assenza del papà, che sta lavorando e che avrà comunque modo di rifarsi..
Dispiace anche che le mie amiche di corsi non siano riuscite a venire: ma no! ecco lì S con la sua piccola (hanno sbagliato orario!). Appuntamento a domenica prossima e adesso.. altra esperienza nuova: sotto la doccia!!

venerdì 10 febbraio 2012

Bye bye baby...

Ed eccolo giunto. Il primo giorno in cui esco di casa lasciando la mia bimba per ben 4 ore.
Avevo deciso ancora prima della sua nascita che, quando questo sarebbe accaduto, non mi sarei fatta prendere dai sensi di colpa ma avrei gestito la cosa serenamente. Pensavo che sarebbe stata una serata dedicata a me e G, invece è stata un'uscita pomeridiana non preventivata per partecipare ad una trasmissione sulla vita famigliare.
Allora ho chiesto la disponibilità a stare con Violante a mio padre e mia sorella, che hanno accettato volentieri e con un po' di timore. E' stato strano spiegare a mio padre come smontare la carrozzina, come mettere e togliere il freno, come funziona lo scaldabiberon, come cambiare il pannolino... tutte cose che faceva con me e mia sorella ma, sapete, è passato un po' di tempo!
Ieri mattina, dopo aver acquistato un nuovo tiralatte manuale (non voglio dire che quello "Natural Feeling" non sia buono, ma il mio non ha più funzionato dopo che l'ho usato solo 4 volte), più pratico, meno doloroso e più efficace, passo parte della mattinata a mungermi. E scopro che Violante è gelosa del tiralatte! Davvero! Si è svegliata con la pancia ancora piena ma si è messa a fissare il seno con un'aria perplessa finchè non l'ha reclamato, anche se non ne aveva bisogno!
Che tipino ragazzi...
Morale, ho dovuto aspettare l'arrivo di mia sorella che la distraesse mentre finivo l'ingrato compito. E così ho lasciato il mio cucciolo per la prima volta, raccomandandomi di portarla fuori, di non spaventarsi per il pianto feroce che l'avrebbe presa verso le cinque e mezza: è solo sonno!
Al mio ritorno, ho trovato Violante allegra, tranquilla, nutrita e... offesa! Come i gatti: non mi ha guardato per un quarto d'ora salvo tornare subito quella di sempre.
Prima prova separazione, superata!
Ora si può anche andare al cinema...

mercoledì 8 febbraio 2012

MARSUPIO O FASCIA?

Certamente, una delle cose più belle dei primi giorni dopo il parto è stata la riconquista della mia schiena, che negli ultimi tre mesi era stata funestata da dolori quotidiani.
Purtroppo, ho scoperto che non mi ero liberata di quelle spiacevoli sensazioni. Ogni volta che indossavo il marsupio e facevo un giretto con Violante, tornavo a casa con tensione ai lombari, come se avessi di nuovo la pancia. E Violante è una bimba di nemmeno cinque chili. Mi sono chiesta: che succederà quando peserà 7 chili? O se dovessi rimanere fuori casa più a lungo? Ovviamente mi sono anche chiesta se non fossi io ad indossare male il marsupio. Senonchè oggi ero a spasso con la mia pupa per cercare un costumino contenitivo (domenica si comincia il corso di acquaticità) e sono incappata in questo negozio: http://www.themilkbar.it/
Qui, oltre a trovare un delizioso costumino rosa a pois colorati, ho trovato una commessa molto carina e disponibile che si è prestata ad indossare per me marsupi e fasce. Al di là del fatto che per ricordare tutti gli incroci necessari a fissare la fascia ho bisogno di un corso dedicato, sono giunta alla conclusione che valesse la pena provare. Intanto il peso viene scaricato su tutta la schiena e non solo sui lombari , inoltre Violante (ho provato a casa) sta proprio attaccata al corpo e la sento molto più rilassata su di me. Insomma, credo che il marsupio a breve verrà messo in un angolo per questo nuovo metodo di trasporto...
Infine, dentro la fascia ho trovato anche un libretto in cui vengono descritti i modi per allacciare la fascia per trasportare i bimbi davanti, sdraiati, sul fianco, dietro...
Vedremo in che modo, o modi, preferisce Violante. C'è solo un problema pratico: la fascia è lunga 6 metri ed era dentro un sacchetto stile sacco-a-pelo. Tirarla fuori è stato un attimo, rimetterla a posto venti minuti buoni! Devo migliorare la tecnica, magari con l'aiuto di mia sorella, scout da 15 anni!

sabato 4 febbraio 2012

Giorni durissimi
Giorni infiniti
Giorni in cui il suono dominante in casa è il pianto di Violante
Pianto per il sonno, soprattutto. Che ci crediate o no, anche adesso sto scrivendo con una mano sola mentre reggo lei sul braccio sinistro che piange anche l'anima mentre la cullo...
Lacrime vere scendono dai suoi piccoli occhi, il naso è arrossato, la mano a cercare i miei capelli o la mia mano a cui aggrapparsi. Dall'una si è addormentata cinque volte e ogni volta che tentavo di lasciarla in culla si risvegliava preda di questi pianti disperati... Se le sto vicino, se mi vede, se gioco con lei è tutto ok. grandi sorrisi, versetti, interazioni. Appena esco dal suo campo visivo è la tragedia... Tutto questo, da quando G. ha cominciato a lavorare fuori casa.
Dite quello che volete. Ma lei SA. Sa che il papà non è più a casa tutto il giorno e ha paura che nemmeno io ci sia. Quella che è stata la normalità da quando è nata adesso non è più. La riprova è stata oggi: tutto bene fino a pranzo. Poi G è uscito. Ed è cominciato l'inferno. Non riesco a far nulla, la casa dondola tra l'indecenza e l'appena passabile, non mi concedo un minuto per me, non leggo le mail e non scrivo il blog da quattro giorni, leggo le notizie sui quotidiani di due giorni fa, rimasti intonsi sul comodino. e ho sviluppato una tecnica per andare in bagno con lei. Adesso dorme, provo a metterla, senza troppo sperare, nel lettino. Ok, braccio libero (non credo per molto).
Difficilmente dò consigli, visto il senso di inadeguatezza che spesso mi accompagna. Ma questa volta si. Se il vostro compagno/marito lavora anche da casa e se la casa non è gigante, prendete in affitto un box, un magazzino, una cabina telefonica. Non abituate il vostro bimbo alla presenza di entrambi i genitori a casa. Perchè poi sono davvero acidissimi c...i!!

martedì 31 gennaio 2012

LA SUA PRIMA NEVE...

L'aspetto da giorni, da quando l'hanno annunciata. Per me la neve è sempre gioiosa. Anche se vivo a Milano. Anche se crea traffico. Anche se quando si scioglie diventa una disgustosta poltiglia nera. Ma mi sembra, quando nevica, che l'aria diventi pura, che si porti via la tristezza, che tutto sia possibile e che ci si possa ancora giocare.
Certo, è poco più di una spolverata e mentre scrivo ha anche quasi smesso, ma ogni volta ricordo la nevicata dell'85 (credo). Un metro di neve! Ero in quinta elementare.
Frequentavo una scuola in zona Garibaldi a Milano (che adesso è un Museo!! argh!!) e aveva nevicato tutta la notte. Era uno di quegli edifici Milano-vecchia, a ferro di cavallo sviluppantesi attorno ad un grande cortile. Le scuole erano ancora aperte. La maestra, la mitica Laura L., un'illuminata, tentava di spiegarci chissà che cosa. Ma noi non ascoltavamo una parola. Tutti gli sguardi erano per il cortile. Immaginate: una distesa di neve intonsa se non per le orme di qualche uccellino. Alla fine ha ceduto, credo anche volentieri, e ci ha portati in cortile.
Ci siamo scatenati! Pupazzi di neve, battaglie di palle di neve, angeli di neve... Eravamo i bambini più felici di Milano... eravamo anche molto infreddoliti e bagnati. Al rientro in classe, ricordo che ci siamo spogliati e abbiamo messo i nostri abiti ad asciugare. Ricordo qualcuno di noi in calzamaglia, senza i pantaloni che sgocciolavano allegramente e penso con un po' di tristezza che una cosa così Violante non la potrà vivere mai, pena la denuncia della maestra da parte di qualche genitore un po' troppo solerte.
E', forse, il ricordo più bello della mia infanzia e ogni volta che nevica lo rivivo per un po'!

lunedì 30 gennaio 2012

APP...unto!

Sempre più spesso, mi capita di vedere i figli dei miei amici (quei "grandoni" di due o addirittura tre anni) sequestrare l'I-Phone o l'I-Pad del padre o della madre e viaggiare a ditino sicuro fra le varie applicazioni, pardon, App.
Sono piuttosto giurassica riguardo quat'argomento: per intenderci, ho un telefonino touch screen, questo è vero, ma non l'ho nemmeno mai abilitato per l'invio e la ricezione degli MMS, fate voi! Invece, stimolata da questi pupetti che parlano ad un gatto su uno schermo che poi ripete esattamente quanto è stato detto, ho fatto un giro su internet.
Come dicevano i Matia Bazar (e la dice lunga su quanto io sia giurassica) "C'è tutto un mondo intorno!".
Si passa dai videogiochi classici, che solo una nostalgica come me potrebbe eventualmente scaricare, a tutti i giochi educativi. Insomma, i vecchi Sapientino, se capisci che intendo!

Ce n'è uno per conoscere gli animali del bosco: lo scoiattolo, la rana, il cinghiale, l'orso, il procione, l'uccellino, il cerbiatto, il gufo, il lupo, etc etc. L'App riproduce il verso e ne declama il nome in ben sette lingue, fra cui - per non farci mancar nulla - il cinese e il taiwanese!

Ce n'è uno che è un album per colorare, con tavole in bianco e nero e 12 colori virtuali. Si sbaglia? Non è un problema, c'è anche la gomma virtuale. Non c'è tempo di finire il disegno? Si salva e si può continuare domani.

C'è il memory

Ci sono libri di racconti e fiabe digitali con la musica

C'è la fattoria parlante (si, quella che conosciamo tutti, con la freccia che girava e si fermava sul cavallo che però ad un certo punto cominciava a fare MUU)

C'è il telefono, quello con la cornetta con gli occhi che, in altre epoche, aveva anche le ruote e che si trainava con una cordicella.

C'è la luce notturna+ninna nanna.

C'è lo scansionatore di mostri nella stanza (!!! Giuro, una simulazione di ricerca di mostri nella stanza del bambino, che in teoria così si tranquillizza e non ha più paura del mostro nell'armadio)

Fondamentalmente, le esigenze sono sempre quelle: stimolare la crescita e l'apprendimento dei bambini con musica, colori. Insegnare le lettere dell'alfabeto, le prime parole, i numeri, i versi e i nomi degli animali.  Creare un'atmosfera tranquilla e serena per i suoi sonni.
Tutto può essere: può tranquillamente essere che fra qualche anno sarò una di quelle che acquista App forsennatamente per tenere l'amato bene occupato durante un viaggio in auto, o al ristorante la sera. Al momento, però, mi sembra francamente esagerato tutto questo, mi sembra di indirizzare i bimbi ad un ottimo sviluppo del cervello e degli "indici" che si usano sugli I-Phone. Ma vuoi mettere sporcarti di colore perchè giochi con la mamma a dipingere? Vuoi mettere la voce della mamma che ti canta la ninna nanna? Vuoi mettere il papà che ti legge una fiaba prima di dormire (e per buona misura ti fa vedere che nell'armadio non ci sono i mostri!)?
Diciamoci la verità: è così fondamentale che a due anni si sappia dire castoro, serpente e volpe in taiwanese? Nostra figlia vivrà molto probabilmente gran parte della sua vita con gli occhi rivolti a uno schermo luminoso, che sia la TV, il Computer, l'I-Pad o chissà quale altra diavoler... ehm meraviglia hanno in serbo in Apple e compagni. Voglio veramente che cominci ad entrare massivamente in contatto con queste tecnologie già dai 12 mesi? Sarò davvero giurassica, ma forse, dopotutto, no.

domenica 29 gennaio 2012

IL TIRALATTE QUESTO SCONOSCIUTO...

Comincia a farsi forte il desiderio di una sera fuori fra adulte, fra donne, e anche il bisogno di una cena romantica con G. (anche perchè abbiamo una cena di anniversario in arretrato), un film al cinema, queste cose qua, insomma.
E' anche il momento giusto per mettere alla prova le volontarie baby-sitter (mia mamma, mia sorella, mia cognata) che fin dalla nascita di Violante mi han detto "poi, se hai bisogno, qualche volta la piccola te la teniamo noi"...
Ma, visto che allatto al seno, questo pone di fronte all'esigenza di spacchettare uno degli oggetti più misteriosi entrati in casa in questi ultimi mesi: il tiralatte. Me lo studio, mi informo e poi provo. Intanto, esistono manuali ed elettrici. L'idea di qualcosa di elettrico attaccato al mio capezzolo che pompa latte mi inquietava un po' e così, quando abbiamo compilato la lista-nascita (che stra-consiglio, fra l'altro), ho optato per quello manuale.
Ok, mi dicono che prima è consigliabile massaggiare il seno, fare impacchi di acqua calda... fatto!
Lo monto a parto: intanto cerco la posizione comoda consigliata.. già questo è un'impresa! Poi sono preparata al fatto che per i primi 6/7 minuti non esce nulla.. accidenti... Posiziono il seno e comincio a pompare.. il capezzolo viene risucchiato e dopo pochissimo comincia ad essere dolorante.. dopo 4 minuti comincio ad avere i primi crampi alla mano e sento le spalle irrigidite... Mi alzo, cammino, canticchio passando dalla mano destra alla sinistra: finalmente ecco le prime gocce. Il più è fatto!
I., al corso post-parto, dice che in 5 minuti ne "tira" 120 ml; io sono meno pratica ma non posso metterci molto di più no?
Si!
Eccome!
Un sacco!
Venti minuti e molti sbuffi dopo getto la spugna e ne ho tirati solo 50 ml! Ho anche chiesto aiuto a G, che si è affannato con la pompetta ma.. niente di più... Considerando l'appetito del mio cucciolo, posso assentarmi giusto mezz'ora dal momento in cui manifesterà fame.. occorre migliorare... Oppure tirarlo tutti i giorni e stivare mille biberon con dentro 50 ml per volta!
Alla peggio, comprerò un po' di latte artificiale per potermi permettere queste "innocenti evasioni" da mia figlia... Potrebbe essere la scusa buona per cominciare a darle il biberon di notte, con buona pace di questo aggeggio infernale che mi fa sentire una mucca sfiatata!
Vorrei stringere la mano a chi l'ha progettato. E stritolargliela...

venerdì 27 gennaio 2012

ANIMALE GRANDE..

E' buio e sto dormendo. Accanto a me, Animale Grande respira profondamente. Mi piace tanto, ha un buon odore ed è caldo e accogliente... Voglio stare vicino ad Animale Grande il più possibile... Ogni tanto si sposta e si allontana un po'. Mi dispiace, mi sento sola, e allora piango. E poi ho anche fame. Allora Animale Grande viene ancora più vicino e io mi attacco e mangio e mi consolo. Il latte è tanto, è buono, è dolce...
Come capita spesso, mi addormento ancora attaccata e mi sento bene. C'è Animale Grande vicino a me e so che c'è anche Animale Più Grande, anche se non lo sento...

E' ancora buio anche se qualcosa mi sembra di vedere. Mi sento strana, sporca, e allora piango. Animale Grande accende una luce, mi parla con una voce dolce, mi prende in braccio, mi cambia, mi pulisce. Io ormai sono sveglia e guardare la faccia dolce di Animale Grande mi ha messo di buon umore. Non piango più, adesso. Rido e voglio giocare. Parlo a mio modo, ma forse Animale Grande non vuole giocare quando è buio, perchè mi sorride, mi parla, ma poi mi fa di nuovo addormentare. Pazienza!

Ecco finalmente la luce e i rumori che ci sono quando c'è la luce. Animale Grande mi avvicina ad Animale Più Grande. Lo fa sempre quando arriva la luce. Animale Più Grande mi piace tanto, anche se non posso mangiare da lui, però è bravissimo quando ho tanto sonno e non riesco ad addormentarmi. Stare in braccio a lui è uno spasso e poi cammina sempre! Però oggi non voglio stare a letto e allora piango. Animale Grande capisce, forse, perchè mi prende in braccio, mi mette sul fasciatoio, mi cambia e comincia a giocare con me. Torniamo a letto, ma Animale Grande sta solo seduta, mi dà da mangiare e poi, in mezzo alla luce, gioca con me che ho tanta tanta voglia di chiacchierare...

Oggi sento che ho voglia di stare sempre insieme ad Animale Grande. Vedo bene il suo viso e mi piace. Per giocare, mi passa sulla faccia i suoi capelli, che sono scuri e lunghi e a me piace, sono una piuma! Mi porta anche a conoscere altre due Animali Grandi come lei, che mi sorridono, dicono che sono carina e tenera... Ma io ho voglia di tornare a casa e così piango fino a quando mi addormento, attaccata a Animale Grande mentre siamo in un posto dove c'è tanta gente, che vibra e che corre verso casa...
Animale Più Grande mi mette a letto tante volte nel pomeriggio, per un po' di pisolini... riesco a farne uno anche sdraiata vicina ad Animale Grande, dopo aver mangiato. Animale Grande è stanca e prova a dormire con me ma... trema tutto! Come l'altra mattina! Io quasi non mi accorgo di nulla, ma sento che Animale Grande ha avuto un po' di paura: Animale Più Grande la rassicura....ma che cos'è tutto questo tremore??

Mi sveglio di nuovo e Animale Più Grande mi coccola un po'. Animale Grande ha preparato il bagnetto, mi piace tanto! Non conosco ancora bene-bene l'acqua, ma mi fa stare bene: è calda e quando Animale Più Grande mi tira fuori Animale Grande mi avvolge in un morbido asciugamano caldo e, se non fa troppo freddo, gioca un po' con me, con la sua faccia vicina che ride tutte le volte che io parlo... Io me la godo, mi sento pulita, calda e profumata.. e, magari se faccio la faccia dolce e visto che Anuimale Grande sta imparando come si fa e a me piace tanto, stasera ci scappa anche un massaggio!
Vero Animale Grande?!?

giovedì 26 gennaio 2012

LE PRIME PAROLINE...

Tranquilli!! Mia figlia è sì un genio ma non così tanto da cominciare a parlare a meno di due mesi e mezzo (per quanto quel IAO sia molto chiaro e venga sempre dopo che le si dice CIAO...).
Siamo ancora alla lallazione e alla scoperta della propria voce (bellissimissimissima!!) con tante EEEEE seguite da UUUU e GUU e mi fermo finchè riesco a mantenere un minimo di dignità.
Ma mentre lei esplora le sue possibilità vocali, io e G. discutiamo su quali paroline dirà per prime. Dichiaro pubblicamente di averlo trovato accucciato davanti al divano dove lei stava sdraiata ripetendole: "PAAAA-PA'! PAAA-PA'"
OVVIAMENTE la prima parola che dirà sarà mamma, e sarà uno shok fortissimo se così non sarà. Ma da quel momento mi piazzerò di fronte a lei e le ripeterò ossessivamente una frase finchè non la ripeterà, una frase del dialetto meneghino che scriverò esattamente come si dice: "sta sù de dos!" Per i non-praticanti di Milano traduco: "Giù le mani!".
Non ha nemmeno tre mesi e questa mania della gente di toccarla mi innervosisce. Si, certo, toccale pure le manine, oh tu sconosciuta cassiera del supermercato che hai toccato merce di ogni tipo per tutto il giorno! E vuoi negare una toccatina sul visino alla vecchietta che incontri in ascensore? Ma se persino io, che sono sua madre, se esco di casa poi la prima cosa che faccio è andare in bagno a lavare le mani!
Mia nonna, quando ero piccola, regalò a mia madre un cornetto scaccia-invidia, perchè tutte quelle persone che dicevano che ero una bella bambina (eh, poi si peggiora, che volete farci!) e mi toccavano come ora toccano mia figlia la innervosivano e, diceva, mi attaccavano l'invidia! Ha fatto poi la stessa cosa anche con mia sorella..
Al cornetto non ci sono ancora arrivata, ma non escludo di acquistarne uno quanto prima. Quindi (tranne che a parenti, amici e chi sa trattare coi bimbi), che si cominci a dire:
STA SU' DE DOS...
STA SU' DE DOS..
STA SU' DE DOS!!!
.......T'E' CAPI'?

mercoledì 25 gennaio 2012

PAURA PAURA...

Dalle 8.30 stamattina nella luce che entra in camera, guardavo il viso angelico di Violante addormentata... Anche G. si stava svegliando. Guardava me e guardava la piccola... sorrisi ad ogni suo movimento... e poi qualcos'altro ha cominciato a muoversi! Il letto dondolava avanti e indietro, il lampadario oscillava pericolosamente, le apine sul letto si muovevano impazzite, la finestra vibrava, lo specchio pure!
Le prime mie parole di stamattina sono state "oh, merda!". Già mi vedevo fuori in strada con altre decine di persone come me. Poi la scossa è passata, mi sono resa conto che mi tremavano le mani e le gambe. G., tutto sommato, era tranquillo; Violante dormiva tranquilla nel lettone.
Da non credere! Si sveglia per ogni fiato quando desideriamo si faccia un pisolino e non fa una piega durante una scossa di terremoto sentita al sesto piano in maniera piuttosto forte!
Beata innocenza!

A posteriori.. forse non si è accorta della scossa, ma è tutto il giorno che è particolarmente attiva e sveglia... saranno collegate le cose? Mah

martedì 24 gennaio 2012

UUUUUUUUUUU... BELLOOOOOOOOOO

Ogni tanto, per fortuna, a Milano arriva anche un tocco di colore e di fantasia. E' così che interpreto la mostra della Pixar - in occasione dei suoi 25 anni - al Padiglione d'Arte Contemporanea, per gli amici PAC fino al 14 febbraio.
http://www.mostrapixarmilano.it/la-mostra-ok-2/
Ci-voglio-andare-ci-voglio-andare-ci-voglio-andareee!
Per quelli come me, avere una figlia è anche una grandiosa scusa per: rivedere allo sfinimento tutti, e dico tutti, i cartoni animanti della Disney, della Disney Pixar e della DreamWorks, per andare a mostre come queste, per mettersi a giocare per terra, per comprare abbigliamento dai colori improponibili, per entrare di nuovo in una macchinina dell'autoscontro (per accompagnare il cucciolo - certo!!), per andare per strada truccati che neanche i Kiss il giorno di Carnevale e, per buona misura, anche ad Halloween.
Insomma, per tornare un po' anche io ad essere bambina! Normalmente, il ruolo del "bambinone", specie se si sta parlando di una femmina, è affibbiato al papà, che non ha problemi a regredire di qualche lustro (e poi, ammettiamolo, normalmente gli uomini sono più giocherelloni, più spensierati e meno ansiosi): nella mia neo-famiglia, invece, temo che ci sarà una doppia dose di regressione. A meno che i geni della mamma-ansiosa-e-prudente-che-controlla-che-nessuno-si-faccia-male rimangano latenti in me fino a quando Violante non comincerà a camminare e ad essere un pericolo mobile: poi che succede? Hulk diventa verde e cattivo quando lo fanno arrabbiare, in me come avverrà la trasformazione? Avrò bisogno di vedere le manine della mia piccola allungarsi verso un soprammobile pesante per sviluppare la super velocità, i riflessi WARP e l'espressione da mamma-preoccupata?
Riuscirò a impedirle di infilarsi in bocca la terra del parco, di infilarsi sotto mobili dai quali sarà un problema sfilarsi, di tentare di correre in mezzo alla strada, di fare il quarto ultimo giro sulla giostra che "Violante adesso basta, è veramente l'ultimo!"?
Tutto sommato, forse il seme dell'ansia un pochino già ce l'ho. Innaffiamo, ma con moderazione...

lunedì 23 gennaio 2012

CHE SARA' DI SERA...

Che ci sarà di strano di sera, mi chiedevo. Perchè Violante al crepuscolo nemmeno piange, si lamenta come se fosse triste e per completare questo quadro tenerello, sporge anche le labbra in un inconfondibile broncio. Da dieci giorni è così. Da dieci giorni la mia piccola si fa prendere da quella che ormai chiamo la "malinconia da crepuscolo". Ed oggi, durante il corso post-parto, è stato letto un brano scritto da un pediatra sul tema "colichette" (arrivano di sera, sono spesso frutto di ansia, specie delle madri) e sul fatto che il pianto è un linguaggio a tutti gli effetti, che non vuol dire solo "ho fame, sono sporca, ho sonno", ma anche "mi sento sola, dov'è la mia mamma?, mi fai le coccole?" e tutta la varietà di sentimenti e sensazioni che una bimba può provare. 
Quello che più mi ha colpito è sentir dire che il giorno successivo per i neonati non è una cosa data per scontata. Imparano, col tempo, che alla notte segue il giorno. All'inizio, per loro, la notte è solo fine, buio, senza la garanzia del mattino dopo. Ed è per questo che, spesso, la sera sono nervosi e si fanno prendere da isterie e non vogliono addormentarsi. E lo stesso vale per mamma e papà: il pianto all'inizio è disperato perchè non sanno che mamma è solo nella stanza accanto: se non la vedono per loro non esiste più.
E si sentono abbandonati.
Questo concetto mi ha riempito il cuore di tristezza e di calore nello stesso tempo. Ho guardato Violante, che in quel momento stavo allattando e che mi guardava col suo limpido sguardo verde scuro da sotto il su e mi sono ripromessa di tentare di non perdere la pazienza quando di sera e di notte la sua facciona tonda di solito sorridente si trasforma in una maschera di pianto. Almeno ci proverò, fino a quando non avrà imparato che il giorno dopo è solo dietro l'angolo e che mamma e papà ci sono sempre.
Speriamo che ci voglia poco!

sabato 21 gennaio 2012

ANTIFURTI INNATI...

Forse, finalmente, vediamo la fine di questa tosse catarrosa. Infatti, gli unici momenti in cui ora Violante tossisce, sono il mattino appena sveglia e dopo che ha dormito molto. Basta metterla in piedi e batterle dolcemente sulla schiena per farla smettere.
Da quando è comparsa nelle nostre vite, passiamo un sacco di tempo in piedi con questa piccola in braccio. Per farle fare il ruttino, per farla addormentare, per farla smettere di piangere.
E sempre lei ci "tiene sotto controllo" con un metodo molto semplice: la sua mano afferra sempre parte di noi. Le maglie di G., una mia ciocca di capelli, a volte persino un orecchio, se riesce a prenderlo.
Perchè ora ha preso ad abbracciarci il collo quando la teniamo in braccio e devo ammettere che è un atteggiamento molto tenero.
MA cosa succede quando magari si addormenta e decido di metterla in culla? La sua manina, piccola, fragile in apparenza, si stringe allo spasmo sui miei capelli, così sa che sto per lasciarla nel lettino e scatta l'antifurto vero e proprio, il pianto!
Ragazzi! E' proprio vero! I bambini sono solo piccoli, non sono per nulla scemi!
In più, saranno anche dei fagottini di 4 o 5 chili, ma quando si aggrappano a te, lo fanno con tutti i 4 o 5 chili! Lo so che l'idea di un neonato che si aggrappa a te con tutte le forze fa tenerezza ma dopo mezz'ore passate a tentare di farli addormentare, quando finalmente cedono si vorrebbe che durasse almeno un quarto d'ora nel LORO lettino, quello tutto carino, quello con le apine, quello con il piumone di purissima piuma d'oca, quello col copripiumone con i coniglietti...
E allora ti dici "andiamo! ha due mesi! possibile che non riesci a fregare una pupetta di due mesi?"
Ed escogiti degli escamotage:
  • se si aggrappa ai capelli, decidi che in fondo puoi fare a meno della tua chioma
  • se in fondo l'idea di esibire i capelli al vento ha ancora del fascino, allora si può provare a sganciarle la mano mentre è ancora in braccio e se si sveglia per controllarvi ah-ha! l'avete fregata! così quando si riaddormenterà si potrà lasciare nel lettino (forse!)
  • ci si può fare coraggio e dirsi "ok adesso la metto giù, giuro che lo faccio, adesso.. adesso.. adesso..." probabilmente ora che ti risolvi del tutto a metterla giù si sarà svegliata di nuovo. E via che si ricomincia!
  • se hai sganciato una mano e ti accorgi all'ultimo momento che si è ancorata anche con l'altra, allora toglila, lasciala nel lettino e corri! Scappa! Può essere che vada bene lo stesso (.........!!) 

venerdì 20 gennaio 2012

SOGNO...

Ho ricominciato a fare i miei sogni articolati e strani al limite dell'analisi. Per oltre due mesi, dalla nascita della piccola, ho certamente sognato ma non ne ho memoria. Invece di stanotte ricordo ben due sogni, con diversi punti in comune.

Nel primo, incontravo la mia amica Chiara, mamma di Michele, che usciva dalla macchina con un barboncino fulvo che aveva partorito un delfino (l'ho detto prima: al limite dell'analisi!).
Solo che il delfino era una sagoma di carta. Tuttavia, io sapevo che se avessi immerso la sagoma in acqua sarebbe diventata un delfino vero. Il parcheggio davanti casa dei miei genitori si era allagato in una pozza della profondità di una ventina di centimetri.
Ed ecco apparire il piccolo delfino e anche il padre: dal nulla compariva anche uno squalo che cominciava a dare la caccia al piccolo. Il delfino-padre cominciava una lotta finchè riusciva a scacciare lo squalo con un colpo sul muso. Immediatamente, ne apparivano altri tre, di una razza diversa: avevano il grugno più corto e tondeggiante e il corpo cosparso di macchie più scure. Uno dei tre, mentre il delfino-padre è occupato a lottare, riesce infine a divorare il cucciolo di delfino.
E' un sogno che mi ha lasciato un po' di angoscia: in realtà l'interpretazione dei sogni mi riporta solo significati positivi come allegria, grandi viaggi che attendono, un buon successo.
Nel secondo sogno, sono con G. e Violante (che però ha 6/7 mesi) e sto salendo a casa dei miei genitori. Entriamo in ascensore, schiaccio il 4° piano ma si ferma al primo. Seleziono il 4° più e più volte finchè riparte. Al piano superiore, l'ascensore si riempie velocemente di acqua fino a sommergerci. Possiamo però respirare e parlare anche se per poco. Abbiamo quindi la consapevolezza di stare per affogare. L'acqua è fresca, azzurra, limpida. Violante dice, serena, "Beh, buona morte".
In quell'istante l'ascensore si muove verso il basso e l'acqua scende. Sul pianerottolo c'è mia madre con una ragazza che non conoisco. I nostri abiti sono miracolosamente asciutti. La ragazza è la responsabile di quello che ci è successo.
Anche questo sogno mi ha lasciato con non belle sensazioni addosso, e invece il suo significato è: "buone relazioni sociali, successo e guadagno"...
Bah!

giovedì 19 gennaio 2012

MA PER DAVVERO SI FINIRA' A PRENDERE LA BAVA DI LUMACA???

La piccola continua ad avere una brutta tosse catarrosa. G. l'ha appena presa in braccio dopo che io l'ho sollevata dalla sdraietta: piangeva, poverina, piangeva e tossiva oppressa dal catarro.
E' un circolo vizioso: si sente poco bene e allora piange, ma se piange aumenta la tosse. E così via.
Non so se c'è qualcosa di collegato, ma pensavo che avrebbe potuto eliminare un po' di catarro con la pupù, solo che da due giorni non ne fa! E così non rimangono che lavaggi del naso con l'acqua fisiologica e l'aspirazione. Ma in questo modo ci vorrà un'eternità.
Due amiche con figli al seguito consigliano la bava di lumaca sostenendo che "non fa nemmeno troppo schifo" e che si può somministrare ai neonati... se non migliora entro due giorni mi sa che dovrò provare anche questa, che trovo però ributtante come idea.
Come sempre, quando ne so poco, vado ad informarmi in internet. Secondo il sito http://www.erboristeriarcobaleno,com/ (ma ce ne sono moltissimi che elogiano le proprietà della bava di chiocciola) si va dagli antiossidanti alle proteine, dalle vitamine alla capacità di favorire l'abbronzatura, dal miglioramento dell'elasticità della pelle all'azione antinfiammatoria.
Come ho potuto vivere senza?? (!!!!!)
Ok, ok... posso PENSARE di provarla e magari ricredermi.

Tornando alla piccina, l'effetto collaterale è, ovviamente, che non posso uscire di casa. Anche qui, ci sono due scuole di pensiero: la prima prevede che si esca come e più di prima, coprendo molto bene la bimba per ossigenarla al assimo. Il guaio è che Milano in questi giorni è particolarmente fredda ed inquinata. La seconda linea di pensiero che evidentemente segue la mia pediatra, è di tenerla in casa finché la situazione non migliora, al riparo da sbalzi di temperatura.
OVVIAMENTE, si segue religiosamente ciò che consiglia la pediatra, sperando di essere ormai nella fase discendente.

E ci siamo pure perse la seconda lezione di massaggio neonatale!

P.S. che nulla c'entra con tutto il discorso precedente: ma se hanno dimostrato che la giostra-carillon con le apine funziona (e funziona!) nel distrarre i pupi nei loro lettini, perchè mai hanno fatto una cordicella che fa girare la giostra solo per 5 minuti?